Aosta, sette morti nell’incidente aereo di ieri, recuperati i corpi dei due dispersi: chi sono le vittime, cordoglio per la morte di Maurizio Scarpelli.
Si aggrava il bilancio dell’incidente aereo che ieri è avvenuto nei pressi di Aosta. Un aereo turistico e un elicottero si sono scontrati nei cieli sopra il ghiacciaio del Rutor, nel vallone di La Thuile. Sono ora sette le vittime del drammatico schianto: alle cinque che si conoscevano già, si aggiungono ora i corpi dei due dispersi. Sono invece due i feriti, sopravvissuti allo schianto. Tra questi, c’è Philippe Michel, di 64 anni, il pilota francese alla guida dell’aereo da turismo. L’uomo è stato posto in stato di fermo dalla procura di Aosta, con le accuse di disastro aereo colposo aggravato e omicidio colposo plurimo aggravato.
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“Il provvedimento è stato preso alla luce degli elementi raccolti da carabinieri e guardia di finanza in sinergia”, ha detto il procuratore capo di Aosta, Paolo Fortuna. Di fatto, il pilota – che è piantonato in ospedale – è sotto choc, a detta del suo legale, Jacques Fosson, e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sul piccolo velivolo da turismo, con il pilota, c’erano i suoi due allievi, un belga di 51 anni e un francese di 59 anni, entrambi morti. Sono stati ritrovati privi di vita solo stamattina, dopo diverse ore di ricerche.
Tutte da chiarire le cause dell’impatto con l’eliski guidato da Maurizio Scarpelli, 53 anni, originario di Reggello, un paesino vicino a Firenze dove vive la sua famiglia. L’uomo è l’unica vittima di nazionalità italiana di questa tragedia. All’obitorio di Courmayeur vanno intanto avanti le operazioni per identificare le salme delle vittime presenti sull’elicottero con Scarpelli: si tratterebbe di turisti svizzeri.
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