Il miglioramento del differenziale tra i Btp ed i Bund di lunedì e martedì mattina, tendenza sospinta dal mantenimento del rating di Standard & Poor’s, aveva fatto sperare che l’aumento di differenza di valore tra titoli di stato italiani e tedeschi si fosse arrestato e si potesse finalmente intravedere un periodo finanziario più favorevole. I risultati del trimestre fiscale del Pil (a 0 nell’ultimo trimestre) hanno però condizionato l’umore degli investitori portandoli nuovamente a vedere i titoli di stato italiani e, di conseguenza, a far alzare nuovamente l’indice dello spread.
La nuova tendenza negativa ha portato il livello del differenziale a quota 310. Questa mattina si temeva un ulteriore rialzo, ma almeno in questo inizio giornata l’andamento dello spread sembra positivo: l’indice è partito a quota 305 ed è sceso nell’ultimo rilevamento a quota 301 con una variazione positiva del 3.33%. Il valore è ancora superiore a quello raggiunto nella chiusura delle contrattazioni di lunedì scorso, ma la tendenza fa ben sperare per il continuo della giornata.
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Dopo un paio di giorni complicati, la Borsa di Wall Street ieri ha chiuso le contrattazioni in netto rialzo, immettendo nel mercato azionario occidentale e mondiale una tendenziale fiducia degli investitori. Sulla scia di New York si è mossa anche la Borsa di Tokyo che ieri ha chiuso le contrattazioni con un netto + 2,16%. Proprio l’andamento positivo di Wall Street ha avuto un influenza positiva sull’andamento dell’Euro della Borsa di Milano (Ftse Mib a +0,80%) e delle principali borse europee. Da vedere se nel corso della giornata l’onda lunga dei risultati della borsa americana continuerà a favorire le contrattazioni.
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