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Curiosità

Cosa significa il 7 sulla divisa della Nazionale Olimpica?

L’argento di Nicolai e Lupo nel Beach Volley (WILLIAM WEST/AFP/Getty Images)

Le Olimpiadi di Rio, che domani si concluderanno, oltre ad averci appassionato sono anche una formidabile e meraviglioso incontro di popoli e Nazioni. Ognuno con le sue caratteristiche e peculiarità si incontra, si mostra e partecipa ai Giochi. In questi giorni vi abbiamo raccontato delle imprese dei nostri azzurri, ma anche dei cibi che ogni Nazionale mangia.

Insomma, le Olimpiadi sono un viaggio nel mondo. Un viaggio sportivo, ma anche culinario, comportamentale e di look in giro per il Mondo. E riguardo il look notevole attenzione è stata presa dalla varie divise delle Nazionali: da quelle tutte colorate a quelle più seriose. Ognuna in qualche modo rispecchia il Paese che rappresenta e le sue tradizioni.

E quella italiana? La divisa della nostra Nazionale l’abbiamo fortunatamente svettare spesso sul gradino più alto del podio ed in molti vi sarete chiesti perché c’è un 7 bianco su fondo blu scuro. C’è chi ha ironizzato sui social notando che la divisa della nostra nazionale con quel 7 in primissimo piano ricorda quella delle Seven Fighters del cartone animato Mila e Shiro.

Ma al di là delle battute cosa significa quel 7? La divisa dell’Italia è stata disegnata da Giorgio Armani e il 7 non è nient’altro che il logo di EA7, la linea di abbigliamento sportivo d‘Emporio Armani. La linea EA7 è stata ideata assieme all’ex calciatore Andry Shevchenko, ex numero 7 del Milan, per questo la presenza del 7 nel logo della linea. Insomma, quel 7 sulla divisa dei nostri azzurri non è altro che il marchio dello sponsor.

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro