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Curiosità

Aerei, gli 8 segreti che non avreste mai voluto sapere

 

L’aereo è il mezzo più veloce – e anche il più sicuro – per viaggiare. Eppure è quello che mette più ansia e più curiosità. Già perché il mondo degli aerei è un mondo un po’ particolare: c’è il pilota di cui si sente la voce, ma non si vede, ci sono donne e uomini in divisa che devono prendersi cura di noi, ma chissà cosa nascondono dietro la loro tendina, c’è tutta quella parte dell’aeroporto che noi non vediamo, ma dove passano i nostri bagagli. Insomma, l’aereo è un posto pieno di segreti.

Alcuni di questi sono stati però svelati e alcuni di questi non vi farà piacere per niente scoprirli. Tempo fa pubblicammo la lista di 10 terribili segreti sugli aerei, ora la lista si allunga con altre curiosità svelate da alcuni hostess e steward sul sito Quora.com. Sul sito è stato lanciato il sondaggio ‘alcune cose di cui i membri dell’equipaggio sono al corrente ma che non ci dicono’ a cui molti assistenti di volo hanno risposto in forma anonima e Antonio Bonanata de Il Messaggero ha raccolto i loro interventi.

  • Le informazioni passate dal comandante ai passeggeri sono le stesse di quelle comunicate a hostess e steward. Niente dietrologie, quindi, su fantomatiche espressioni glaciali, dietro cui l’equipaggio dovrebbe celare la preoccupazione per un imminente incidente o turbolenze fatali. Il personale di bordo, quindi, vi dirà se l’aereo è in difficoltà e se bisogna prepararsi a un atterraggio d’emergenza.
  • Hostess e steward vengono pagati per la durata effettiva del volo e non anche per tutte le operazioni svolte prima e dopo. “Su 13 ore di lavoro al giorno – ha aggiunto un assistente di volo – ce ne vengono pagate solo cinque”. E in caso di ritardi, anche quelle non vengono remunerate.
  • Le coperte e i cuscini spesso non vengono lavate, nè sterilizzate. “Dipende da quanto è economica la compagnia – scrive un hostess – ma ho visto con i miei occhi il personale delle pulizie ripiegare le coperte per i passeggeri del volo successivo. Almeno in quel caso erano stati abbastanza generosi da cambiare le federe e i poggiatesta”.
  • Tra le bevande evitate quelle calde, come tè o caffè, perché sono preparate con l’acqua raccolta nel serbatoio dell’aereo che non è particolarmente pulita. “L’acqua presa da lì è davvero disgustosa – scrive un anonimo steward – Vi chiedo davvero scusa per le bevande calde e i caffè che vi prepariamo. L’acqua è contenuta in un serbatoio sotto la fusoliera e non l’ho mai visto pulire”.
  • Riguardo la toilette molti assistenti di volo preferiscono non utilizzarla, soprattutto se i voli sono brevi.  “Ci vado solo se devo lavare le mani e se proprio non posso farne a meno” rivela un altro anonimo steward.
  • In ogni aeroporto  ogni compagnia ha del personale sostitutivo. “Sono stato chiamato per imbarcarmi dopo che un collega era rimasto bloccato da un incidente sulla strada per l’aeroporto – scrive un altro anonimo memebro dell’equipaggio–, sono arrivato in cinque minuti da quando mi era stato notificato l’avviso”.
  • Il cibo che i piloti e gli altri membri dell’equipaggio consumano in aereo non è lo stesso dei passeggeri. Il loro è di gran lunga migliore. Nel loro cibo – consegnato in un apposito trolley si trova: frutta fresca, dolci e bevande.
  • I ritardi non sono una scocciatura solo per i passeggeri, ma anche per il personale che si vede così ridurre, talvolta drasticamente, il tempo di riposo prima di un’altra giornata di lavoro.

 

Autore: Cini Silvia

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro