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Curiosità

Perché gli aerei Boeing iniziano tutti con il numero 7?

Getty Images

Quando si prende un aereo potrebbero esserci numerose curiosità che vi affollano la mente, ma che rimangono senza risposta. Come ad esempio: perché le tendine del finestrino vanno alzate al decollo e all’atterraggio (qui la risposta)? O magari guardando il vostro biglietto o la carlinga dell’aereo vi sarete chiesti come mai la sigla di tutti gli aerei Boeing inizia con il numero 7? Ad esempio 727, 737, 747 e così via?

C’è chi ha risposto ha questa domanda mettendoci di mezzo la scaramanzia e chi ha visto in quel 7 il seno matematico dell’angolo spazzato dall’ala. Niente di tutto ciò: il 7 all’inizio e alla fine della sigla è una scelta di marketing come spiega Siviaggia.

Quando dopo la seconda guerra mondiale la Boeing, che fino ad allora aveva costruito aerei militari, decise di tentare la via degli aerei commerciali, serviva un sistema che aiutasse facilmente ad identificare dalla sigla il tipo di velivolo. Si decise di suddividere la tipologia in blocchi da 100. I blocchi 300 e 400 per gli aerei militari, il 500 motori a turbina, 600 i razzi e 700 gli aerei commerciali.

Ma quando fu il momento del primo aereo commerciale la sigla 700 non piaceva a nessuno. 707 suonava molto meglio. Da lì in poi tutti i Boeing hanno il 7 iniziale e finale:  717, 727, 737, 747. E fino all’ultimo nato il Boeing 787 Dreamliner. 

 

Autore: Cini Silvia

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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