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Categoria Curiosità

Paese che vai, bellezza che trovi: la donna ideale in 18 Paesi

La saggezza popolare dice ‘Paese che vai, usanza che trovi’, ma a quanto pare non solo. Già perché ogni Paese ha la sua cultura ed i suoi canoni estetici i quali cambiano notevolmente da uno all’altro. Tanto che dire “questa donna ha un corpo perfetto” è una frase concettualmente errata: in primis perché la bellezza è soggettiva, in secondo luogo perché percepiamo bello ciò che la nostra cultura ritiene tale. Quini una medesima donna che per i canoni estetici italiani ha un bellissimo corpo, in Perù non lo ha.

Un progetto chiamato Perceptions of Perfection, lanciato da una farmacia online dal Regno Unito, la Superdrug Online Doctors, mostra l’aspetto di una stessa donna secondo i canoni estetici di 18 Paesi diversi. Diciotto immagini create da designer da tutto il mondo che con l’ausilio di Photoshop hanno elaborato il corpo della stessa donna con gli standard di bellezza del loro Paese di origine. Potevano modificare tutto, capelli, scarpe ed ovviamente girovita, seno e fianchi secondo quelli che sono i messaggi delle cultura di massa preponderanti nel loro Paese. Le foto mostrano come in Cina ed in Italia, il corpo perfetto è quello magro, mentre nei Paesi Latini vince la donna morbida. “L’obiettivo di questo progetto è stato quello di voler elaborare una conoscenza maggiore della potenzialità degli standard di bellezza e osservare come questi possano variare in ogni parte del mondo” hanno detto nel comunicato stampa la Superdrug Online Doctors. E forse anche quello di ricordare alle donne di non rincorrere un’ideale di perfezione, in quanto la perfezione non esiste.

Ecco le 18 donne dal corpo perfetto in 18 Paesi diversi

 

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Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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