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Categoria Curiosità

Ecco le fermate d’autobus più strane del mondo – FOTO

FERMATE AUTOBUS ALTALENA STRANE / ROMA – Quando si va in giro per il mondo sono proprio le cose più piccole o quelle quotidiane ad essere la cartina di tornasole dello stato di salute e di civiltà di un luogo. I mezzi pubblici poi sono l’esempio perfetto. Prendete la metropolitana di Berlino: non ci sono i tornelli all’entrata. L’amministrazione comunale si fida parecchio evidentemente – ed ha ragione a farlo perché tutti pagano il biglietto – dei suoi cittadini e si limita a mandare i controllori nei convogli per qualche controllo a campione. In Italia ciò avviene sugli autobus (ossia controlli a campione) ma da noi la percentuale di chi non paga il biglietto è altissima purtroppo. In Inghilterra gli autisti dei bus sono anche bigliettai: un po’ di fila alle fermate ma i trasporti funzionano alla grande. E le fermate? In diversi luoghi del mondo hanno pensato che si possono rendere migliori di quello che sono. E ci vuole davvero poco. A Londra ad esempio in alcune fermate sono state installate delle altalene al posto della panchina. A Montreal hanno fatto ancora di più: ogni altalena produce un suono e tutte insieme producono quindi una melodia. Poi ci sono quelle spiritose: la panchina che è una bilancia, quella con gli specchi magici, quella che è un’opera  d’arte, quella arredata da ikea, in un elenco davvero infinito. Perché in fondo basta poco per migliorare la vita, o semplicemente per strappare un sorriso, a chi aspetta l’autobus. E la routine quotidiana diventa meno noiosa.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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