Germania%2C+giocare+a+pong+al+semaforo+%26%238211%3B+FOTO+e+VIDEO
viagginewscom
/2013/10/16/germania-giocare-a-pong-al-semaforo-foto-e-video/amp/
Categoria Curiosità

Germania, giocare a pong al semaforo – FOTO e VIDEO

Ecco a voi ‘street-pong’, un’invenzione divertente, semplice e socializzante. Per il momento è soltanto made in Germany, precisamente a Hildesheim, città della Bassa Sassonia,  ma il successo che sta riscuotendo in terra teutonica e la grande risonanza che sta avendo su internet potrebbe spingere – e ce lo auguriamo – ad un’esportazione. Di cosa si tratta? Di giocare a pong al semaforo con lo sconosciuto che si trova dall’altra parte della strada.  L’idea è venuta a due studenti dell’Università locale che stanno lottando con aspetti tecnici e ricerca di finanziatori. L’Actiwait o  Street-Pong funziona in maniera semplice, ma efficace: il tempo che intercorre fra il rosso ed il verde lo si inganna giocando su un dispositivo attaccato al semaforo stesso. I secondi passano così più veloci e non si pensa a fare pericolosi attraversamenti con il rosso. E magari si fa amicizia con l’avversario mentre si attraversa la strada! Maggiori info sugli inventori di Actiwait e sulle sue peculiarità qui.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

Pubblicato da
Cinzia Zadro