Sono infatti ancora sei i dispersi in quel mare di fango e macerie: le speranze di ritrovare qualcuno ancora in vita si fanno sempre più flebili mentre cresce invece il timore di dover far salire il numero di deceduti, per ora fermo a sette.
Alla stanchezza e alla speranza ridotta a lumicino si aggiunge ora anche la minaccia di pioggia: il maltempo potrebbe tornale a flagellare la regione già da domani, rendendo così ancor più difficile il lavoro dei volontari e riaccendendo la paura in tutti gli abitanti della zona.
Sembra sempre più una corsa contro il tempo, quella di questa regione così duramente colpita dalle acque che però non vuole certo smettere di lottare.