Gli scienziati lo hanno collocato nel deserto di Atacama per osservare lo spazio istante per istante ad una potenza mai vista: la grande struttura, composta da sessantasei parabole, verrà completata solo nel 2013 ma il complesso è già in funzione al ritmo ridotto di 20 parabole.
Grazie alla sua capacità di osservare l’universo ad una lunghezza d’onda millimetrica e submillimetrica, Alma permetterà agli scienziati di osservare oggetti celesti molto freddi fino o molto distanti dell’Universo primordiale.
Un grande successo in cui con orgoglio si può dire ha avuto grande merito anche l’Italia.
Francesca Testa