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Eventi

Le cinque mostre più interessanti della primavera italiana

La primavera è alle porte e si presenta ricca di importanti mostre di architettura e design. Riflettori puntati sui grandi studi di progettazione, sui maestri del Made in Italy e sulla progettazione sostenibile.

Non solo grandi mostre d’arte accompagnano il passaggio dall’inverno alla primavera, in Italia e all’estero. Anche sul fronte dell’architettura e del design sono molti i progetti espositivi che caratterizzano questo periodo dell’anno, proponendo traiettorie e chiavi di lettura, spesso inedite, dei territori della progettazione. Ecco una selezione di respiro internazionale, con un’attenzione specifica per le città di Roma e Milano.

Le mostre della primavera italiana

  • Miralles Tagliabue in mostra a Roma
  • Tiziano al Palazzo Reale di Milano
  • Canova al Mart di Rovereto
  • Le mostre a Castel di Tusa
  • Antonio Ligabue alla Villa Reale di Monza

L’architettura di Miralles Tagliabue in mostra a Roma

Sono quattro sale e il chiostro della Real Academia de España en Roma a ospitare, fino alla metà di maggio, la mostra Trame della memoria. Interventi architettonici sul patrimonio di Enric Miralles e Benedetta Tagliabue EMBT 1992–2022. Adottando un criterio atemporale e secondo un’impostazione non lineare, la rassegna ricostruisce trent’anni di attività del noto studio di architettura barcellonese. Il percorso espositivo si focalizza su cinque emblematici progetti: il Mercato e quartiere di Santa Caterina a Barcellona, il Municipio di Utrecht, il Parlamento di Scozia, la trasformazione di Hafencity, nell’antico porto di Amburgo, e la chiesa e complesso parrocchiale di San Giacomo, recentemente inaugurata a Ferrara.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro