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Coronavirus: il duro impatto sulle compagnie aeree

La pandemia da Coronavirus ha modificato in modo importante lo stile di vita di molti europei, e non solo. Ci troviamo ad oggi in un periodo di importante crisi, correlata ovviamente alle politiche di contenimento della diffusione del virus Sars-Cov 2.

Tra le varie categorie che hanno sofferto in modo importante le compagnie aeree rappresentano quella che forse impiegherà più tempo per la ripresa. Per altro non è ancora dato sapere quando e come sarà possibile “tornare alla normalità”; negli ultimi anni le tante offerte di voli aerei a basso prezzo avevano portato gran parte della popolazione a spostarsi in modo molto più intenso rispetto a solo 10-15 anni fa.

Facciamo il punto della situazione

Le problematiche per le compagnie aeree sono cominciate soprattutto nel momento in cui i primi casi di coronavirus sono stati trovati in Europa, in primis nel nostro Paese. Certo, già la minaccia di una pandemia, lanciata quando numerosi casi erano stati trovati nella città cinese di Wuhan, aveva ridotto i voli su varie tratte, soprattutto di tipo intercontinentale.

Il blocco degli spostamenti da e verso l’Italia inizialmente, poi tra tutti i Paesi europei, hanno pesato in modo gravoso sulle compagnie aeree. Il secondo trimestre del 2020 si è concluso con tutte le compagnie aeree in grave crisi economica. In vari periodi dell’anno i voli sono ripartiti, ma la paura delle eventuali quarantene, sommata alla chiusura di alcune tratte, ha ovviamente ridotto i viaggiatori anche in queste occasioni.

Le previsioni per il futuro

Secondo la compagnia aerea Lufthansa tutto il settore impiegherà anni per riprendersi. Anche perché, nonostante siano stati trovati alcuni vaccini e si sia già cominciata la loro somministrazione, la situazione a fine 2020 è ancora decisamente preoccupante per quanto riguarda la diffusione del virus Sars-Cov 2. In vari Paesi del mondo ad oggi vive il lock down, con interdizione dei voli su gran parte delle tratte.

Si deve poi sempre considerare che anche laddove è possibile viaggiare, numerosi viaggiatori tendono a prediligere spostamenti meno importanti. Il timore di doversi sottoporre a una quarantena preventiva o di non poter tornare in patria è ancora molto vivo in tante persone. Chi oggi usa l’aereo è soprattutto chi lo deve fare per lavoro o obbligo; i turisti invece sono diminuiti in modo drastico.

Le problematiche a lungo termine

Una crisi di questo tipo non si era mai vista nel settore dei voli commerciali. Dobbiamo partire dal concetto che i dati per il 2020 sono stati decisamente molto preoccupanti. Su alcune tratte stiamo parlando di una diminuzione del traffico superiore al 90%, se confrontata con quella del 2020. A tale realtà corrisponde ovviamente una riduzione dei ricavi da parte delle compagnie aeree. Le stesse con buona probabilità saranno costrette a ridurre il personale, per evitare il tracollo. Già sono stati attivati alcuni voli Covid-free, sui quali possono salire esclusivamente passeggieri muniti di un test negativo al virus Sars-Cov 19, ma stiamo parlando di un ridottissimo numero di viaggiatori e di voli, che di certo non vanno ad incidere sulle cifre complessive del fenomeno.

Mike

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