La protagonista di questa storia è Nicoletta Branco, una donna di 42 anni che si definisce sensitiva e che da anni insieme al marito Daniele Lionello si dedica allo studio e alla comprensione di eventi apparentemente paranormali attraverso l’associazione Paranormal Photography Investigation. I due hanno ritrovato alcuni frammenti ossei a Villa Moglia, una residenza del ‘700 sulle colline di Torino che tutti conoscono come “casa maledetta” poiché pare fosse il teatro di alcune messe nere e riti satanici. Nicoletta spiega: “A indicarci quel punto è stata una voce: ‘Scavate, sono qui'”. E i due si sono messi a scavare ed hanno poi rinvenuto quei resti umani. A quel punto hanno immediatamente chiamato i Carabinieri. Il medico legale Roberto Testi è stato poi incaricato dalla Procura di datare quei frammenti ossei ritrovati. La sensitiva spiega a Giallo: “Quella villa è abbandonata da tempo. In passato era una fabbrica di filati, si dice che sfruttasse il lavoro minorile. Infatti sembra proprio che tra quelle mura siano morti parecchi bambini”. La sensitiva poi aggiunge qualche dettaglio al ritrovamento: “Quel pomeriggio con noi c’era un paramedico del 118. Lui sostiene che si tratta di frammenti di una scatola cranica e di una rotula. La voce ci ha detto che le ossa sono lì da 10 anni.
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