Bergamo%2C+muore+anche+il+18enne+dopo+la+lite+in+discoteca
viagginewscom
/2019/08/05/bergamo-muore-18enne-dopo-lite-discoteca/amp/
Categoria News

Bergamo, muore anche il 18enne dopo la lite in discoteca

Non ce l’ha fatta Matteo, il 18enne investito fuori dalla discoteca di Orio al Serio insieme a Luca, che di anni ne aveva 21.    

Si è spento poche ore fa Matteo Ferrari, il 18enne travolto nella notte tra sabato e domenica scorsi mentre era in scooter con l’amico Luca Carissimi, deceduto a 21 anni. Un’auto guidata da Matteo Scapin li ha speronati dopo una lite in discoteca, a Orio al Serio. Purtroppo ogni tentativo di salvarlo è stato inutile. I genitori di Matteo hanno dato il loro consenso al prelievo degli organi.

Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI

La lite in discoteca e il tragico epilogo di un’assurda vicenda

Matteo Scapin, intanto, è finito in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Così ha stabilito la Procura di Bergamo dopo che il 33enne automobilista di Curno è risultato positivo all’alcoltest. Le telecamere presenti sulla strada in cui è avvenuto l’incidente mostrerebbero la Mini Cooper che affianca la Vespa su cui viaggiavano i due ragazzi prima di travolgerla.

Il litigio tra i ragazzi, come accennato, era cominciato all’interno della discoteca, a quanto pare a seguito di alcuni apprezzamenti da parte di Carissimi alla ragazza del 33enne. L’alterco sarebbe poi continuato fuori dal locale, fino al tragico epilogo dopo un inseguimento a tutta velocità tra le vie di Azzano San Paolo (Bergamo). Non è ancora chiaro, invece, il motivo per cui il lunotto posteriore dell’auto si sia rotto, né chi lo abbia danneggiato.

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha pubblicato sui social un lungo post alle due giovani vittime di questa tragica vicenda. “Non credo ci sia dolore più grande di quello di un padre e di una madre che perdono tragicamente il proprio figlio, nulla di più straziante – scrive -. Ieri ho abbracciato i genitori di Luca Carissimi e di Matteo Ferrari, i due ragazzi di Borgo Palazzo falciati sulla strada di Azzano nella notte tra sabato e domenica. Non avevo parole, solo la carezza di un papà a padri e madri messi di fronte ad una prova più grande di loro, il desiderio di portare loro un poco di conforto, la vicinanza mia e di tutta la città. Perché quando succede una cosa così, quando si perdono due giovani vite per il più stupido dei motivi è tutta una città che piange, non solo due famiglie. È tutta la città che si chiede come sia possibile, che cerca un senso di fronte ad una tragedia che devasta il cuore”.

“Non ho trovato rabbia negli occhi di questi genitori, e sì che sarebbe stata comprensibile, tanto meno desiderio di vendetta – sottolinea poi il primo cittadino – . Di giustizia – quella sì – ma forse ne avvertiamo più noi il bisogno, perché ci preme che una cosa così non debba più accadere, e serve per questo che le responsabilità non restino impunite”.

EDS

 

Enrico

Pubblicato da
Enrico