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Gino Bartali, chi è: storia, carriera e vita privata del grande ciclista


Gino Bartali, chi è: storia, carriera e vita privata del grande ciclista. Vinse per tre volte il Giro D’Italia e per due volte il Tour de France ma il campione si distinse anche per le imprese dal grande valore morale che gli valsero riconoscimenti ufficiali.

Nacque nel 1914 Gino Bartali, a Ponte a Ema, nella provincia di Firenze e fin da subito si manifesta in lui la sua passione per lo sport nel quale eccelse nella vita professionale ma attraverso il quale si distinse anche nell’impresa umanitaria che durante la Seconda Guerra Mondiale gli valse, dopo la sua morte, il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni.

Gino Bartali: le tappe della carriera professionale

Dopo aver partecipato nel 1935 da indipendente alla Milano-Sanremo, Bartali divenne professionista vestendo la maglia della Frejus, con la quale si aggiudicò la vittoria ai campionati italiani di ciclismo. Nel 1936 e nel 1937 Gino Bartali vinse il Giro D’Italia  con la Legnano e nel 1938 si aggiudicò il primo Tour de France. Nel 1940 invece fece il suo ingresso in squadra Fausto Coppi, con il quale maturerà una rivalità agonistica e il quale si aggiudicherà la vittoria al Giro D’italia in quell’anno. Ancora una vittoria al Giro D’Italia arrivò per Bartali, soprannominato anche Ginettaccio, nel 1946 e nel 1948 ancora una volta il campione vinse il Tour de France. Anno quello di grande tensione nel nostro Paese a causa dell’attentato a Palmiro Togliatti che la vittoria del campione contribuì ad allentare.

Le coraggiose imprese durante la Seconda Guerra Mondiale

Nel 2013, 13 anni dopo la sua morte, avvenuta nel 2000 a 86 anni, Gino Bartali riceve il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni per il coraggio mostrato nell’aiutare gli ebrei a sfuggire all’Olocausto. Il ciclista infatti in quel periodo si impegnò, al fine di salvare alcuni ebrei, a trasportare documenti e fotografie da una città all’altra, nascosti nei tubi della propria bicicletta. Per questo è stato anche insignito della medaglia d’oro al valore civile nel 2006, conferitagli dal Presidente della Repubblica Ciampi. Il nome del grande ciclista è stato oggi inserito tra le tracce presenti nella prima prova della Maturità 2019.

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Benedetta

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