Questa mattina sono arrivati a Roma dalla Libia 147 migranti, tra cui 68 minori. Si tratta di un’evacuazione umanitaria coordinata dal Viminale e dall’Acnur.
All’aeroporto militare Pratica di Mare sono sbarcati questa mattina 147 migranti, tra loro c’erano 68 minori 46 dei quali sono “non accompagnati”. Ad accogliere i migranti provenienti da Eritrea, Somalia, Sudan, Etiopia e Siria c’erano i mediatori culturali che li hanno salutati in inglese e arabo e li hanno accompagnati ai centri medici per i controlli di routine. Insieme ai militari ed ai mediatori c’erano il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani ed il vice-rappresentante regionale dell’Acnur per il Sud Europa Roland Shiling. Assente invece il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il quale non si è potuto presentare allo sbarco per sopravvenuti impegni.
A spiegare il motivo dello sbarco dei migranti, il terzo coordinato dal Viminale e dall’Acnur (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), è stato il sottosegretario dell’Interno Candiani che ai media ha spiegato: “Si tratta di un’evacuazione umanitaria, arriva per via aerea chi necessita di protezione, dopo le verifiche dell’Acnur. Ci sono anche 5 neonati”. A quanto pare, infatti, i migranti giunti a Roma erano prigionieri di un centro detenzione libico e si trovavano in condizioni di pericolo di vita, molti di loro sono stati vittime di torture o venduti come schiavi.
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Secondo quanto spiegato in una nota del Viminale gli adulti verranno accolti in centri accoglienza del Lazio ed i minori privi accompagnatore sistemati in case di prima accoglienza a Bojano e a Pesco Lanciano. L’accoglienza di oggi dimostra come il governo sia disposto a dare aiuto ai migranti che rischiano la propria vita nei Paesi d’appartenenza o che sono vittime della guerra. La speranza è che l’intervento odierno possa essere esteso anche alle altre migliaia di profughi causati dal conflitto in Libia, i quali giungeranno in massa qualora la guerra dovesse continuare.
A tal fine, visto che il numero dei bisognosi è ingente e l’Italia da sola non può farvi fronte, diverse associazioni umanitarie, tra cui la Comunità di Sant’Egidio e la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia hanno scritto una lettera al premier Conte per offrire la propria collaborazione nell’ospitare il maggior numero possibile di migranti.