Chi è Maria Tino, la donna uccisa dal compagno Massimo Bianchi. Al centro della quarta puntata di Amore Criminale ci sarà questa sera la tragica vicenda di Maria Tino, madre di due figli, scampata alla morte dopo aver ricevuto 29 coltellate dall’ex marito Angelo Gabriele Ruggiero e poi uccisa con tre colpi di pistola da colui che la aveva salvata la prima volta, Massimo Bianchi.
La sua tragica storia sarà la protagonista della quarta puntata di Amore Criminale, in onda questa sera su Rai 3. Maria Tino è la donna che riuscì a sventare la morte per mano del suo ex marito e che poi finì la propria vita a causa della persona con la quale stava e che l’aveva salvata la prima volta. Maria Tino aveva 49 anni quando perse la vita colpita dai tre colpi di proiettile esplosi dall’arma di Massimo Bianchi. Lo stesso uomo che l’aveva salvata dalle 29 coltellate dell’ex marito Angelo Gabriele Ruggiero. Il dramma di Maria ha origini meridionali, per la precisione la vicenda avviene a Dragoni, in provincia di Caserta. Maria si sposa da giovane con Angelo, con il quale ha due bambini, un maschio e una femmina. Angelo però è il marito geloso, possessivo che esce fuori di testa quando, dopo anni di maltrattamenti, Maria si allontana da lui. Ed è proprio allora che Massimo Bianchi dà il coraggio a Maria di allontanarsi da quel rapporto malsano. Proprio sentendola parlare al telefono con Massimo, Angelo si avventerà su di lei sferzandole quelle 29 coltellate. Massimo allora riuscì ad avvertire in tempo la figlia della donna che tempestivamente allertò i soccorsi.
Ma poco più di un anno dopo, il 13 luglio 2017, sarà proprio Massimo Bianchi ad infliggerle il colpo mortale alla donna mentre si trovava seduta su una panchina del paese. Dopo aver compiuto il terribile gesto, Bianchi aspetterà l’arrivo dei carabinieri confessando di averlo fatto poiché la donna lo voleva lasciare. Angelo è stato condannato a 8 anni e 4 mesi per tentato omicidio, mentre Massimo Bianchi ha ricevuto una condanna in primo grado per omicidio a 19 anni di carcere.
BC
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