Christine Alyce Slayman, 28 anni, ha abusato del piccolo per diversi mesi nel 2015, prima di essere scoperta dalla Polizia.
“Sono stata costretta”. Così si è giustificata obbligata Christine Alyce Slayman, la 28enne che ha più volte violentato un bambino di 6 anni e girato un filmato degli stupri. La donna è stata condannata a 40 anni di carcere per i suoi ripetuti abusi sul piccolo, testimoniati da ben 18 video che lei stessa ha realizzato. Le immagini choc delle terribili violente mostrano la 28enne mentre fa sesso con il minore e prova a dargli “istruzioni”.
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Nel corso della sua deposizione in tribunale, Christine Alyce Slayman ha raccontato di essere stata costretta dal compagno, sotto minaccia, a compiere quegli abusi sessuali. Le sue giustificazioni, tuttavia, non sono bastate ad assicurarle uno sconto di pena. In base a quanto accertato dagli inquirenti, la donna ha abusato del piccolo per diversi mesi nel 2015, quando risiedeva a King William, in Virginia. Ma il materiale pedopornografico è rimasto nella memoria del suo telefonino anche dopo la rottura della relazione con il compagno e il suo trasferimento in Florida.
A far scattare le indagini della Polizia è stata una “soffiata”. Di lì le perquisizioni nella casa della donna e il ritrovamento dei filmati che l’hanno inchiodata. A nulla sono serviti i tentativi di giustificazione della difesa: il giudice ha riconosciuto la sua piena colpevolezza condannandola alla pena massima prevista in questi casi dalla legge statale, motivando la decisione con il fatto che la piccola vittima rimarrà segnata a vita dalle orribili violenze subite.
EDS