Polemiche a Londra su un database del crimine organizzato dalla polizia di Scotland Yard che secondo il sindaco Sadiq Khan avrebbe in sè un meccanismo razzista.
Come si può leggere sul quotidiano inglese Evening Standard il sindaco ha analizzato il sistema sorto nel 2011 per individuare i componenti della cittadinanza londinese a rischio di entrare a far parte di gang e della malavita organizzata. In base all’analisi fatta dal primo cittadino e dal suo staff dei 3200 nomi elencati nel database, tre quarti sono di età inferiore ai 25 anni e quattro su cinque sono neri. Se da un lato questo database ha dato prova di aver contribuito ad abbassare il numero di crimini e di ragazzi entrati nella gang, dall’altro secondo il sindaco è necessario attuare misure per “ripristinare la fiducia” e assicurare che tutte le informazioni contenute nel database vengano utilizzate “in modo lecito e proporzionato”.
L’analisi di revisione di questo sistema ha messo in luce, prosegue il sindaco di Londra, di come sia sproporzionata la presenza di giovani uomini di colore rispetto alla loro reale probabilità di causare o essere vittime di violenza. “Sono necessarie ulteriori indagini per capire se questa sproporzionalità è legittima e trasparente” conclude il sindaco Khan.
Tutta la vicenda e l’inchiesta successiva era nata dopo la denuncia di abusi in merito alle leggi sulla protezione dei dati contenuti in questo database. Il commissario per le informazioni Elizabeth Denham ha detto che i dettagli sulle persone sospettate di coinvolgimento delle bande sono state “inappropriatamente” condivise con le autorità per l’alloggio e l’istruzione, mettendo potenzialmente a repentaglio le loro carriere. Il Sindaco ha infine chiosato: “Per molti londinesi, il modo in cui viene utilizzato questo strumento è motivo di preoccupazione e deve essere completamente revisionato per garantire che venga usato legalmente e proporzionalmente.”.