Il campo rom Camping River è stato sgomberato a Roma, fra le proteste dei residenti. E scoppia la polemica
Grandi proteste a Roma dopo lo sgombero del Camping River, il campo rom in via di chiusura dove sono iniziate le operazioni di sgombero, a causa di gravi problemi sanitari. La Corte europea diritti dell’uomo aveva deciso la sospensione dello sgombero fino a venerdì, ma lo sgombero è iniziato e non si torna indietro. Una prima famiglia con 5 persone in tutto ha lasciato il Camping River e si è trasferita in una struttura di accoglienza offerta dal Comune, dove resteranno tutti insieme. In totale le persone che finora avrebbero dato disponibilità a trasferirsi in centri di accoglienza sarebbero 24 in tutto. Altre 10, invece, hanno accettato il rientro volontario assistito nel loro Paese di origine e seguono le altre 14 che già sono partite e altre 5 che stanno per farlo.
La motivazione della decisione di sgomberare il campo rom sono le gravi criticità sullo stato di salubrità dell’area, evidenziate da un’ordinanza sindacale firmata a metà luglio, sulla base dei recenti rapporti dell’Arpa e della Asl. Si è ritenuto inderogabile “adottare le necessarie misure volte a salvaguardare nell’immediatezza le condizioni igienico-sanitarie dell’area e la salute delle persone ancora presenti nell’insediamento nonché dei cittadini che vivono nelle zone circostanti”. Ma non mancano le polemiche, soprattutto da parte dei residenti.
Uno sgombero che inevitabilmente è stato doloroso e non scevro di polemiche, quello del Camping River di Roma. Alcuni dei residenti si sono lamentati per il trattamento ricevuto e per la violenza con la quale è stata attuata la misura. Come Florin, 31 anni, che a TgCom racconta: “Ci hanno trattati come animali. C’è stata violenza, hanno spinto le donne e usato lo spray al peperoncino su una signora. Qualcuno è uscito volontariamente, qualcuno è svenuto, le donne strillavano. Io sto andando a prendere la mia roba e non so dove andrò”. Florin però ha precisato che non è stata usata violenza contro i bambini. Arriva anche la replica del comandante della Polizia locale di Roma, Antonio Di Maggio, che nega ci siano state violenze: “Non c’è stata nessuna forma di coazione fisica, tutto si è svolto nella massima regolarità. Non abbiamo usato spray al peperoncino, armi da fuoco e manganelli, che non abbiamo”. E intanto esulta il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che su Facebook ha scritto: “È finalmente in corso lo sgombero del campo Rom Camping River di Roma. Legalità, ordine e rispetto prima di tutto!”.