Terni, bare aperte in strada. Gli abitanti non possono uscire da due giorni. Venerdì scorso gli operai della municipalizzata Asm hanno riesumato alcuni corpi dimenticando i contenitori per i feretri. Così li hanno lasciati di fronte al cancello in strada e l’aria è diventata irrespirabile.
Da venerdì scorso gli abitanti di Terni, e in particolar modo coloro che si trovano ad abitare nei pressi del cimitero comunale della città, non possono uscire di casa. Questo a causa delle terribili esalazioni che provengono dal cimitero stesso, precisamente accanto al cancello, proprio vicino alla strada. E’ lì che gli operai della municipalizzata Asm hanno proceduto a riesumare alcuni defunti, non portando però con se i contenitori nei quali sistemare i feretri estratti dai fornetti. A quel punto hanno pensato allora di lasciarli lì, aperti accanto al cancello, proprio vicino alla strada.
“Da questa mattina c’è una puzza di cadavere che ci costringe a restare tappati in casa: la municipale ci ha detto che quelle bare non potranno essere rimosse fino a lunedì, e non so come riusciremo ad arrivarci”, reclamano glia abitanti della zona.
“Se ti avvicini muori soffocato”, ribadiscono i residenti da sabato mattina, dal momento nel quale, al terribile risveglio, si sono resi conto della situazione, “non resta che chiuderci in casa”. E questo senz’altro per le prossime 24 ore.
Ancora peggiore sarà stata l’impressione di coloro che, approfittando della domenica libera, si sono recati al camposanto ad omaggiare i propri cari defunti, trovando una situazione davvero difficilmente gestibile.
Ma il cimitero ternano non sarebbe nuovo a tali episodi, così come riferito dai suoi stessi abitanti.
Il cimitero è infatti finito più volte al centro delle cronache locali per il degrado in cui è abbandonato dalle istituzioni.
Quest’oggi, con la temperatura estiva salita a più di trenta gradi, l’aria, a seguito di quanto accaduto, è diventata davvero insostenibile.
BC