In Svizzera, sugli scaffali della nota catena di supermercati Lidl si troverà la cannabis coltivata in maniera legale insieme al tabacco e l’occorrente per il rolling.
Questo avverrà in Svizzera dopo che un cambiamento normativo ha reso possibile lo stoccaggio e la vendita di marijuana legale. Le autorità in Svizzera hanno approvato una proposta di legge nel 2011 che consente alle persone di età superiore ai 18 anni di acquistare e utilizzare cannabis contenenti non più dell’1% di tetraidrocannabinolo (THC), la sostanza chimica psicoattiva della pianta. In Italia, lo stesso limite è fissato a 0,6% e il mercato della cannabis ad alto contenuto di cannabidiolo (CBD) sta divenendo fiorente con molti punti vendita che già la commercializzano.
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Nonostante in Svizzera la legge sia in vigore dal 2011, la vendita di marijuana legale nei supermercati inizia solo ora. In Italia, oltre ai punti vendita specializzati è possibile acquistare sostanze con CBD in alcuni tabacchi nelle grandi città, in particolare Roma. Il prodotto, derivato dai fiori di canapa, viene venduto insieme ai normali prodotti del tabacco e può essere trovato in diverse catene del colosso tedesco Lidl. Il costo varia: una scatola da 1,5 g, da piante coltivate in casa, costa 15 euro, invece una busta da 3 grammi coltivati in serra costa 16,5 euro.
In effetti, il costo per sigaretta della cannabis legalizzata è più del doppio di quello del tabacco. I prodotti CBD, compresi quelli venduti da Lidl, sono progettati per fornire un effetto rilassante e anti-infiammatorio, ma non per essere inebrianti. Il supermercato tedesco ha detto che il suo fornitore – The Botanicals, con sede a Thurgau, nel nord-est della Svizzera – sta coltivando le piante di cannabis al chiuso e in serre semiautomatizzate. “Il produttore si affida a un’agricoltura sostenibile e si astiene interamente dall’aggiunta di sostanze chimiche, sintetiche o geneticamente modificate”, si legge in una nota.
“Le varietà legalmente coltivabili contengono solo piccole quantità di THC e un’alta percentuale di CBD”, ha affermato Lidl. Ma non mancano le polemiche: l’organizzazione benefica Addiction Suisse ha sollevato la preoccupazione che il CBD possa modificare la funzione della placenta durante la gravidanza.
A cura di Gabriele Mastroleo