Giro d’Italia 2018 al via tra due giorni: si parte da Israele, le tappe più impegnative e il percorso completo con gli arrivi in montagna.
Al via dopodomani, giovedì 4 maggio 2018, la 101a edizione del Giro d’Italia, una delle corse a tappa di ciclismo più notte al mondo, insieme al Tour de France e alla Vuelta spagnola. Quest’anno si parte da Gerusalemme con tre tappe in Israele. Quindi, dopo 3456.2 chilometri, la tappa finale sarà il 27 maggio con arrivo a Roma ai Fori Imperiali. La tappa di Gerusalemme, che assegnerà la prima maglia rosa, è una crono di dieci chilometri. Ci saranno poi un paio di tappe per velocisti, con diverse insidie legate al vento e al deserto. Quindi la corsa rosa si trasferirà in Sicilia e si farà subito sul serio. Per la prima volta, un grande giro si muove fuori dall’Europa.
Alla sesta tappa, l’ultima delle tre siciliane, con partenza da Caltanissetta, i ciclisti dovranno affrontare subito l’Etna, che sarà l’arrivo di tappa. Un ostacolo che farà immediatamente una grande selezione: 14 chilometri di ascesa, con pendenza media dell’8% e pendenza massima del 15%. Seguirà una tappa per velocisti da Pizzo a Praia a Mare, lungo la costa tirrenica, quindi una nuova tappa con arrivo in salita, anche se meno impegnativa: quella del Santuario di Montevergine. La pendenza media è del 5,5%, la massima del 10%, l’ascesa è lunga oltre 17 km. Alla nona tappa, il terzo arrivo in salita, il secondo consecutivo, quello del Gran Sasso d’Italia, dal lato di Campo Imperatore. Tre i GPM previsti, l’ultimo con pendenza media dell’8,2% e massima del 13%, per un’ascesa lunga complessivamente ben 26,5 km. Lunedì 14 maggio, i ciclisti riposeranno, mentre la decima tappa Penne-Gualdo Tadino è di media montagna, adatta soprattutto alle fughe da lontano, con tanti saliscendi. Mercoledì 16, la carovana rosa partirà da Assisi per arrivare a Osimo, in provincia di Ancona, lungo le strade dove è cresciuto ciclisticamente e non solo il compianto Michele Scarponi.
Seguiranno un paio di tappe di trasferimento, prima del weekend dedicato alle Dolomiti, che inizia subito alla grande: sabato 19 maggio il Giro d’Italia arriva sul temibile Zoncolan. Cinque in tutto i GPM di tappa, ma l’ascesa più importante è quella che da Ovaro porta allo Zoncolan: poco più di 10 km con la parte centrale caratterizzata da una pendenza media del 15,9% e una pendenza massima del 22%, un vero e proprio muro. Quattro i GPM nella tappa domenicale Tolmezzo-Sappada, che potrebbe fare ulteriore selezione: Passo Tre Croci e Passo Sant’Antonio sono due ostacoli duri, poi lunedì una nuova pausa. Si riparte martedì con una tappa a cronometro di 34,5 km tra Trento e Rovereto. Gli specialisti della disciplina ne approfitteranno per recuperare posizioni in classifica. Particolarmente adatta alle fughe da lontano la tappa numero 17 Riva del Garda-Iseo.
Giovedì 24 maggio, i ciclisti affronteranno quindi Prato Nevoso, con l’ennesimo arrivo in salita di un Giro d’Italia che si prevede spettacolare: pendenze medie del 7,8%, la massima del 10%, un’ascesa lunga 14 km a questo punto della corsa rosa saranno sicuramente decisivi. Ma il meglio deve ancora arrivare: le tappe di venerdì e sabato, tra le Alpi, sono quelle che faranno la selezione più importante. Il 25 maggio si parte da Venaria Reale e si arriva in salita a Bardonecchia, con quattro GPM in tutto, tra cui il Colle delle Finestre, Cima Coppi (ovvero la montagna più alta dell’edizione) di quest’anno, e il Sestriere. L’ascesa verso la Cima Coppi è lunga 18,5 km, con pendenza media del 9,2% e massima del 14%. Segue il Sestriere: si sale per 16,2 km, con pendenze non proibitive, la massima è del 9%. Ultima ascesa di giornata quella del Jafferau, con arrivo a Bardonecchia: il primo tratto è particolarmente impegnativo, con pendenza media del 10,2% e massima del 14%. La salita non è però particolamente lunga: poco più di 7 km. Chi ne avrà ancora, non si risparmierà sicuramente nella tappa tra Susa e Cervinia, con tre GPM tutti nella seconda parte della tappa: il Col Tsecore, il Col St. Pantaléon e infine l’arrivo in salita. L’ultima ascesa misura 19 km, con pendenza media del 12%: potrebbe essere la salita decisiva per l’assegnazione della maglia rosa. Domenica 27, infine, la passerella finale: 118 km all’interno del circuito cittadino di Roma con arrivo per velocisti – quelli che ovviamente sono riusciti a restare in gara – previsto ai Fori Imperiali.
Riassumiamo ora insieme tutte le 21 tappe del Giro D’Italia
A cura di Gabriele Mastroleo