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Idee di viaggio

Le cascate più alte d’Italia aprono per mezzora

Sono le cascate più alte d’Italia (ma c’è chi dice che siano le seconde in realtà dopo quelle di Stroppia in Piemonte) e le seconde in Europa, un autentica meraviglia della Natura, un’esplosione di bellezza, visibile però solo per mezz’ora e per sole altre due volte in questo 2016. Si tratta delle Cascate del Serio, in Lombardia, in provincia di Bergamo, nel territorio di Valbondione nell’alta Valle Seriana a 1750 metri di altitudine.

Le Cascate del Serio, formate dall’omonimo fiume, sono alte complessivamente 315 metri e sono formate da tre salti principali posti a 106, 74 e 75 metri. Prima della costruzione della diga del Barbellino, nel 1932, si potevano ammirare in unico salto, poi fino al 1969 – anno dell’accordo fra Enel, proprietaria della diga e l’amministrazione della zona per l’apertura controllata delle cascate – non sono state più visibili. Dal finire degli anni ’70 le cascate per cinque volte l’anno tra giugno ed ottobre sono tornate ad essere visibili: viene aperta infatti la diga e lasciata defluire l’acqua. 

Quando vedere le Cascate più alte d’Italia

Ogni anno migliaia di turisti arrivano in queste montagne lombarde per ammirare questa meraviglia. Oltre diecimila metri cubi d’acqua che precipitano a valle offrendo uno spettacolo davvero speciale e molto breve. L’apertura infatti è di appena mezzora. Le prossime aperture saranno domenica 18 settembre e domenica 9 ottobre dalle 11 alle 11.30.  Sarà inoltre possibile andare ad ammirare le cascate accompagnati da guide alpine. Per ulteriori info contattate l’ufficio turistico di Valbondione.

Ma se avete voglia di spiagge, ecco un video che vi mostra quali sono le cinque più belle d’Italia

 

 

 

 

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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