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Meteo estate 2016, cambia tutto: ecco cosa ci aspetta

ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

Fino al mese scorso le previsioni meteo sulla prossima estate erano piuttosto allarmanti. Gli esperti infatti indicavano l’estate 2016 come la più calda di sempre – ovvero da quando si è iniziato a misurare le temperature – ed avvertivano che ogni mese estivo sarebbe stato di circa 2 gradi più caldo della media. Un dato allarmante ribadito anche dalla Nasa che aveva indicato il 2016 come l’anno più caldo degli ultimi 150 anni. Insomma, un quadro che oltre a farci boccheggiare ci proiettava anche in possibili catastrofi naturali (siccità, accelerazione nello scioglimento dei ghiacciai, futuristiche sciagure come la scomparsa del Polo Nord).

Ma fortunatamente le prospettive stanno cambiando. O meglio: per quanto il discorso clima è un discorso vitale e di fondamentale importanza per il quale i governi – ma anche ogni singolo cittadino – devono fare di più per non consegnare ai nostri figli un mondo al collasso, le previsioni per l’estate 2016 sono meno allarmanti.

Se la scorsa tendenza meteo per l’area centro occidentale del Mediterraneo indicava punte di 47 gradi sull’Italia, le ultime analisi ridimensionano le temperature previste sull’Italia: i valori termici saranno nella media, al massimo di 0,5 gradi in più.

Le incursioni degli anticicloni africani ci saranno, ma a dispetto di quanto preventivato saranno meno lunghe e un po’ meno intense e riguarderanno principalmente il Centro ed il Sud Italia. Al Nord infatti secondo l’ultimo modello del Centro Europeo sono previste precipitazioni frequenti, il che oltre che maltempo significa anche temeprature più basse.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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