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Terrore su un volo Ryanair: bomba a bordo

Due ore e mezza di puro terrore mercoledì scorso su un volo Ryanair decollato da Malaga, Spagna e diretto a Nottingham, all’East Midlans Airport in Inghilterra. Un uomo ha seminato il panico annunciando di avere con sé una bomba pronta ad esplodere. L’uomo, arrestato poi all’atterraggio dalla polizia, ha iniziato a dare in escandescenza subito dopo il decollo: ha fumato sigarette, imprecato, insultato, picchiato un passeggero e minacciato di far precipitare l’aereo.

La situazione, ha raccontato una passeggera Hazel Hickson di Groby, era incandescente e soltanto l’intervento di alcuni passeggeri che hanno immobilizzato l’uomo evidentemente ubriaco ha evitato che degenerasse.  Dopo che ha sferrato un pugno in faccia al marito di una donna che era stata insultata, sette passeggeri gli sono saltati addosso, lo hanno portato in fondo all’aereo e lo hanno tenuto fermo fino all’atterraggio quando l’ubriaco è stato consegnato nelle mani della polizia di Leicestershire.  L’uomo è accusato di aggressione, ubriachezza e fumo a bordo di un aereo e dovrà comparire in tribunale a novembre.

Ma a far infuriare i passeggeri è stato il comportamento del personale di bordo. “Una hostess piangeva e gli altri sembravano sconvolti, non sapevano cosa fare – ha spiegato la passeggera – Se alcuni passeggeri non avessero preso il controllo della situazione, penso che qualcun altro si sarebbe fatto male. È stato incredibile”. Intanto la Ryanair ha diffuso un comunicato: “L’equipaggio ha richiesto l’assistenza della polizia dopo che un passeggero è diventato molesto. L’aereo è atterrato normalmente e la polizia ha arrestato l’uomo. Ryanair si scusa con gli altri clienti per l’eventuale disagio”. I passeggeri però non si accontentano delle scuse e pensano ad un’azione legale.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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