L’idea è quella di avere i musei aperti per un periodo fino all’una di notte, nella speranza che la fascia oraria serale riesca ad attrarre anche i più giovani riportandoli verso l’interesse per l’arte e la cultura in generale: fino al 7 Gennaio si potranno visitare di sabato sera fino all’una di notte (ultimo ingresso previsto solitamente un’ora prima della chiusura) la Centrale Montemartini, il Macro Via Nizza, il Macro Testaccio, i Mercati di Traiano, i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo di Roma Palazzo Braschi e il Museo di Roma in Trastevere; la stessa proposta è fatta da i Musei di Villa Torlonia, il Museo delle Mura, il Planetario e il Museo Astronomico ma solo fino al 22 Dicembre.
L’offerta poi delle singole strutture è stata arricchita per l’occasione da svariati eventi legati all’iniziativa autunnale di “Roma in Scena”, che quindi uniranno all’arte spettacoli di danza, musica e quant’altro, dando vita ad una esperienza culturale a 360 gradi: ad esempio, la Centrale Montemartini ospita “Rascel canta Rascel” (28 ottobre), mettendo in scena sketch e numeri musicali con la proiezione di contributi video; Palazzo Braschi ospiterà invece “E Pluribus Una Vox”, un percorso musicale che spazia dalla monodia medievale al teatro musicale. Naturalmente tutto ciò non escluderà la possibilità di godere delle mostre al momento proposte dai vari enti, come ad esempio “Audrey a Roma” che resterà all’Ara Pacis fino a Natale.
Insomma la Capitale ha tutta l’intenzione di rendere i suoi musei la vera attrattiva del sabato sera romano: forse non si potranno battere i locali più glamour ma i primi numeri appaiono incoraggianti, considerando che 1200 visitatori hanno optato per un sabato sera di arte in questo primo weekend di apertura notturna.
Francesca Testa