Pare infatti che l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima continui ad avere strascichi fino a Tokyo. L’allarme inoltre spaventa soprattutto per la reazione impreparata delle autorità locali: come spiega Salvatore Barbera, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace Italia, “il fatto che le autorità locali stiano cercando di decontaminare la zona usando idranti ad alta pressione, disperdendo ancor più il materiale radioattivo invece di rimuoverlo, è il segno che non hanno ricevuto il necessario supporto dal governo centrale e che stanno operando senza seguire le normali linee guida in caso di contaminazione nucleare“.
Insomma, nonostante il tempo oramai trascorso dal tragico giorno dello Tsunami, le conseguenze sembrano non voler cessare di stupire il mondo, soprattutto attraverso le tanto temute radiazioni nucleari.
Francesca Testa