Il tema della pellicola non è stato evidentemente gradito dal governo islamico: si tratta di una storia che narra le difficoltà che incontrano gli artisti nella Repubblica islamica.
La notizia della condanna è, come sempre in questi casi, arrivata da canali non governativi, per la precisione dal sito dell’opposizione iraniana Kalame.com, che rende anche noto il presentato ricorso dai parte dei legali dell’attrice.
Marzieh Vafamehr è alla sua seconda permanenza in carcere: lo scorso Luglio era stata arrestata per il suo ruolo in un film prodotto in Australia che narrava di un’attrice iraniana costretta a vivere clandestinamente la sua arte a causa dell’interdizione del teatro a Teheran: la pellicola è stata censurata è adesso viene proiettato illegalmente.
Francesca Testa