Le indagini della polizia sono immediatamente partite per scoprire l’eventuale dolo ma la prima preoccupazione è stata comunque la salvaguardia degli abitanti della zona: una nube nera si è infatti sollevata dagli edifici dell’impianto e al suo interno potrebbe essere contenuto fosgene, un gas tossico che provoca irritazioni della pelle, degli occhi e nausee; gli abitanti della zona sono stati quindi prontamente evacuati e quelli residenti in un raggio di dieci chilometri sono stati invitati a rimanere in casa con porte e finestre sigillate. Le altre precauzioni hanno riguardato la circolazione, immediatamente bloccata, e le scuole, che resteranno chiuse fino a nuovo ordine.
Non sembrano comunque esservi vittime e anche i primi controlli su eventuali sostanze tossiche nell’aria hanno dato risultati confortanti.
Francesca Testa