L’albero di Natale non è uguale per tutti: ad ogni Paese la sua tradizione

L’albero di Natale è il simbolo forse più diffuso delle festività in tutto il mondo, non solo quindi legato alla religione, come il presepe, ma un elemento di festa che piace a tutti, a qualunque età.

La cosa particolare è che, nonostante sia così gettonato e diffuso, non è uguale per tutti. Infatti l’albero, come ogni altro elemento del Natale, è sempre legato ad una storia e una tradizione differente.

Albero Natale
Albero Natale (viagginews.com)

Per questo motivo, Paese che vai, albero che trovi. Ad ognuno la sua variante. Scoprirle tutte è veramente interessante.

L’albero di Natale: le tradizioni

Ogni Paese ha delle usanze diverse e queste impreziosiscono solo quella che è la storia dell’albero di Natale. Più o meno quasi tutti festeggiano il Natale il 24 e il 25 dicembre con usanze anche molto diverse che sono tramandate di generazione in generazione.

Albero decorazioni
Albero decorazioni (Viagginews.com)

Per noi Natale vuol dire albero ma anche presepe, decorazioni, cenone, mentre per altri popoli la tradizione è differente. Tuttavia questo la rende ancora più particolare. In Finlandia le temperature sono gelide nel mese di dicembre, per questo motivo le famiglie sono solite festeggiare non con il classico cenone ma con un bel bagno caldo nelle saune proprio la sera del 24. In particolare questa tradizione avviene nel bordo dove si trova la casa di Babbo Natale. Inoltre l’albero non viene fatto il giorno 8 ma un giorno prima della vigilia di Natale, quindi il 23 dicembre.

In Ungheria invece il Natale è molto goloso poiché qui la differenza della tradizione riguarda in modo particolare le decorazioni. Non sono soliti usare le palline e le luci per decorare l’albero ma impiegano delle caramelle che poi vengono mangiate proprio la sera della vigilia. Queste decorazioni sono szaloncukor ovvero delle caramelle da salotto molto prelibate. Ogni famiglia sceglie quelle che preferisce e poi a Natale si gustano insieme.

In Polonia invece c’è una tradizione molto sentita anche se in generale dipende molto da città a città. Anche qui la vigilia di Natale è il giorno più importante, tutti si riuniscono, mangiano insieme, cucinano, preparano le decorazioni. Ci si siede a tavola solo quando è apparsa la stella, in memoria della cometa che guidò i Re Magi fino a Gesù. In alcune cittadine di campagna sempre in Polonia, la tradizione vuole che si generi una sorta di presepe vivente con i pastori e i cantori che si occupano di cantare e recitare per le famiglie.

In Norvegia invece la tradizione è simpatica, infatti prima di Natale vengono nascoste tutte le scope presenti in casa perché la storia narra che queste siano in grado di attirare gli spiriti maligni che proprio durante la sera della viglia insieme alle streghe vagano nelle case per prendersi gioco di coloro che stanno festeggiando il Natale. Sempre in Norvegia c’è la spiritosa tradizione del dispettoso gnomo Nisse che arriva per dare fastidio in queste giornate, così si prepara una tazza di porridge per tenerlo a bada. Scopri questo luogo magico per Natale. 

In Giappone anche si festeggia il Natale, nonostante la popolazione cristiana sia limitata. Tuttavia questa festa non cade il 24 dicembre e il 25 dicembre come avviene per il nostro paese ma in un altro momento dell’anno. La cosa particolare è che i Giapponesi fanno il cenone di Natale a base di pollo fritto, una cosa insolita che nasce proprio per la famosa catena di pollo KFC.

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