Guida di Messina: alla scoperta della città dello Stretto

Vi proponiamo la guida di Messina: per andare alla scoperta della città dello Stretto. Tutte le informazioni utili.

Nel nostro viaggio per le città d’Italia vogliamo portarvi alla scoperta di Messina, la città affacciata sull’omonimo Stretto che separa la Sicilia dalla Calabria.

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Guida di Messina: alla scoperta della città dello Stretto (Adobe Stock)

Messina è ricca di storia, arte e cultura, offre panorami e viste da lasciare senza fiato. La città sorge sulla poco più a sud della punta strema nordorientale della Sicilia, Capo Peloro, compreso nel vasto territorio comunale che supera i 211 km quadrati.

Per imparare a conoscere questa affascinante città e scoprire i luoghi da visitare, trovate qui di seguito la guida di Messina.

Prima, vi ricordiamo anche la nostra guida di Catania, altra città siciliana imperdibile.

Guida di Messina: alla scoperta della città dello Stretto

Messina ha una storia antica e travagliata. Fu fondata dagli antichi greci nel 757 a.C. come colonia, con il nome di Zancle, poi divenuta Messana e infine Messina. Nel nel 264 a.C. du conquistata dai Romani e poi, dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente fu prima occupata dai Bizantini e poi dagli Arabi. Nel 1060 fu conquistata dai Normanni. Nel Medioevo e fino alle metà del XVII secolo Messina conobbe un periodo di grande sviluppo e splendore, diventando anche la capitale del regno di Sicilia, ruolo conteso con Palermo. In seguito, purtroppo,  la città subì diverse sventure.

Porto di Messina (Adobe Stock)

Nel 1674 Messina si ribellò al dominio spagnolo, alleandosi con la Francia, ne seguì una durissima repressione da parte degli spagnoli, che nel 1678 portò all’annientamento della città e allo stesso tempo alla perdita di ogni sua autonomia.  Nel 1783 Messina fu gravemente danneggiata da un forte terremoto. Nel 1848 subì le conseguenze dell’assedio, durante la rivoluzione siciliana contro Ferdinando II di Borbone.

Infine, ricordiamo il terribile terremoto del 1908, seguito da un vasto maremoto che distrusse quasi interamente la città e uccise quasi metà della popolazione. Nel 1912 iniziò la ricostruzione di Messina, con la realizzazione della città moderna caratterizzata da vie ampie e rettilinee. La città ha comunque conservato parte dei suoi monumenti storici, alcuni dei quali sono stati ricostruiti dopo il terremoto del 1908.

Messina è sede anche di una importante Università, fondata nel 1548 da Sant’Ignazio di Loyola.

Dove andare, cosa vedere e cosa fare

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Stretto di Messina (MarcoCrupi, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

La città di Messina si divide in sei circoscrizioni: Normanno (I), Calispera (II), Tre Santi (III), Dina e Clarenza (IV), Antonello da Messina (V) e Peloro (VI). La maggior parte delle attrazioni turistiche si trovano nelle circoscrizioni Tre Santi e Dina e Clarenza.

Numerose le chiese da visitare, molte delle quali ricostruite dopo il terremoto del 1908. Tra le principali è naturalmente il Duomo di Messina con il suo campanile. È la cattedrale bizantina dedicata a Santa Maria Assunta, edificata durante l’Impero di Giustiniano I. L’edificio subì alterne vicende e ricostruzioni, anche a seguito della dominazione araba, ed è stata ricostruita negli anni Venti del XX secolo, dopo il terremoto del 1908. Oggi il suo stile è gotico, neogotico e barocco. La cattedrale conserva all’interno il secondo organo più grande d’Italia, dopo quello di Milano e il terzo in Europa. Notevole è il campanile, alto 60 metri, con orologio astronomico e statue che si muovono allo scoccare del mezzogiorno.

Duomo di Messina (Wikipedia)

Segnaliamo, poi, la Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani o chiesa di Santa Maria Annunciata di Castello a Mare, uno splendido esempio di stile architettonico bizantino con influenze arabe e normanne. Da vedere anche la Chiesa di San Francesco all’Immacolata, del XIII secolo, la seconda chiesa per dimensioni di Messina e la Chiesa di San Giovanni di Malta, del VI secolo, ricostruita alla fine del XVI secolo, in diversi stili architettonici. La Basilica santuario di Sant’Antonio di Padova ha uno stile eclettico. Mentre la Chiesa di Santa Maria Alemanna, in stile gotico, fondata tra XII e XIII secolo dall’ordine dei Cavalieri Teutonici, è uno dei più importanti esempi di architettura religiosa sveva in Sicilia.

Non può mancare la visita al Santuario della Madonna di Montalto, fondato sul monte della Caperrina nel 1286. Secondo la leggenda i suoi confini furono tracciati dal volo di una colomba bianca, dopo gli eventi dei Vespri Siciliani. Poi, la Chiesa di Santa Maria della Valle, del XII secolo, una chiesa-fortezza normanna che si trova fuori Messina, nel letto della fiumara di San Michele.

Chiesa della Madonna di Montalto a Messina (Adobe Stock)

Tra gli edifici civili, è da vedere Palazzo Zanca, sede del Municipio di Messina, in stile neoclassico. E’ stato ricostruito dopo il terremoto del 1908. Il Palazzo del Monte di Pietà della fine del Cinquecento, restaurato negli anni ’70 del Novecento dopo i danni del terremoto. Palazzo Piacentini, costruito negli anni Venti del Novecento, assomiglia alla Porta di Brandeburgo di Berlino per le colonne sulla facciata e la quadriga sopra l’ingresso principale, sul tetto. Da vedere la Galleria Vittorio Emanuele II, costruita tra il 1924 e il 1929, unica nel suo genere nel Sud Italia, insieme alla Galleria Umberto I di Napoli.

Numerosi sono i palazzi, monumenti, le statue e le fontane nel centro di Messina. Tra queste ultime segnaliamo la Fontana di Orione, nella piazza del Duomo, e quella del Nettuno, realizzate nella metà del XVI secolo da Giovanni Angelo Montorsoli.

Non perdetevi il Castello del Santissimo Salvatore, fatto costruire nel 1540 da Carlo V sul braccio estremo della falce portuale. Sulla punta del braccio sorge la stele dalla Madonna della Lettera, inaugurata nel 1934. Da vedere anche Forte Gonzaga, anche questo fatto costruire da Carlo V, si trova sulle alture della città

Oltre alla visita alla città, non perdetevi il lungomare e Capo Peloro, con la punta estrema della Sicilia. Da vedere poi le vicine e numerose aree naturali. Tra gli eventi segnaliamo la festa Vara di Messina che si tiene il 15 agosto.

Guida di Messina: quando andare e come arrivare

Fontana del Nettuno e Palazzo del Governo a Messina (Adobe Stock)

Messina è una città rovente in estate, mentre gli inverni sono miti, con temperature massime nella media di 14/15° gradi a dicembre e gennaio. Dunque non fa mai veramente freddo, i mesi invernali sono comunque quelli più piovosi. Per visitare la città nella bella stagione evitate luglio e agosto se non volete arrostirvi tra le pietre dei monumenti. Meglio vedere Messina nella mezza stagione, il periodo ideale è la primavera, con meno probabilità di pioggia. A maggio è quasi estate, così come settembre è ancora caldo. Un buon mese per visitare la città è anche Ottobre.

Arrivare in aereo. La città di Messina non ha un aeroporto, gli scali più vicini sono quelli di Reggio Calabria, al di là dello stretto, oppure Catania. Da quest’ultima città si arriva a Messina in treno, in un paio di ore circa di treno. Da Reggio Calabria in traghetto oppure prendendo il treno fino a Villa San Giovanni e da qui si attraversa lo Stretto di Messina con il traghetto. Nel primo caso la traversata da Reggio Calabria dura circa 35 minuti, nel secondo dall’aeroporto di Reggio fino a Villa San Giovanni e poi messina sono circa 2 ore, dalla Stazione ferroviaria centrale di Reggio 1 ora e 15 minuti.

In nave, Messina è collegata alla Calabria con diversi traghetti in partenza da Villa San Giovanni e da Reggio Calabria. Nel primo caso la traversata è di 20 minuti, nel secondo dura 35 minuti. I veicoli devono imbarcarsi seguendo apposite strade. Le navi traghetto che trasportano i treni dalla Calabria sono diventate rare. Con il resto della Penisola, ci sono poi le navi in partenza dai porti di Napoli e Salerno.

In treno, la città di Messina è collegata alle principali città siciliane: Catania, Siracusa e Palermo

In auto, Messina è collegata a Catania dall’autostrada A18 e a Palermo dalla A20.

In autobus, si può raggiungere Messina dalle principali città siciliane con autobus interurbani regionali. Ci sono poi compagnie che collegano la città siciliana con i pullman alle altre città italiane ed europee.

I mezzi pubblici di Messina sono autobus e taxi.

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Guida di Messina (iStock)

A cura di Valeria Bellagamba

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