Regioni a colori: nessun cambiamento da lunedì 31 gennaio

Regioni a colori: nessun cambiamento da lunedì 31 gennaio. Il sistema sarà presto rivisto.

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Regioni a colori: nessun cambiamento da lunedì 31 gennaio (Gaeta, foto di Gabriella Clare Marino su Unsplash)

Addio alla mappa a colori delle Regioni in Italia per differenziare le diverse aree di contagio a seconda della diffusione del virus, del rischio di infezione e dell’occupazione dei posti letto in ospedale.

Questi potrebbero essere gli ultimi giorni di un sistema che con le nuove regole sul Green pass ha ormai poco senso. Il governo, infatti, ha annunciato che presto arriveranno delle modifiche al sistema di individuazione delle aree a maggiore rischio Covid per prendere le misure necessarie.

Nel frattempo, l’altra grande novità è che per lunedì prossimo, 31 gennaio, non ci sarà alcun cambiamento dei colori delle Regioni. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

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Regioni a colori: nessun cambiamento da lunedì 31 gennaio

Nonostante in alcune Regioni siano presenti criticità nell’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica, la situazione sembra essersi stabilizzata e lunedì 31 gennaio non ci sarà alcun cambio di colore. Così ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

“Oggi non firmo nessuna ordinanza: nessuna Regione cambia colore, non succedeva da tante settimane”, ha dichiarato Speranza ai giornalisti alla Camera, incontrati durante le votazioni del Presidente della Repubblica e commentando la situazione della pandemia di Coronavirus in Italia.

La mappa delle Regioni a colori dell’Italia resta dunque ferma all’ultima settimana, così suddivisa:

  • Zona bianca: Basilicata, Molise e Umbria;
  • Zona gialla: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Veneto, Province Autonome di Bolzano e Trento;
  • Zona arancione: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle Aosta.

Già dai prossimi giorni, comunque, il sistema potrebbe essere rivisto, con l’abolizione delle zone gialla e arancione e il mantenimento della sola zona rossa per le situazioni più gravi, con diffusione dei contagi molto elevata e soprattutto superamento delle soglie più alte di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica.

Le zone bianca, gialla e arancione potrebbero essere riunite in un’unica macro-zona che comprende quelle aree con rischio più basso. Del resto già ora tra queste zone le differenze sono state praticamente annullate dal Green pass e per i vaccinati non cambia nulla. Solo per i non vaccinati sono previste alcune restrizioni in più in zona arancione.

Le altre novità

Oltre al nuovo sistema a colori, nei prossimi giorni sono attese le nuove regole sulla durata del Green pass per chi ha fatto la terza dose e sulla quarantena a scuola.

Nel frattempo, vi ricordiamo che da martedì 1° febbraio entrano in vigore le regole che estendono l’obbligo del Green pass base, con tampone, per entrare negli uffici pubblici, in banca, alle poste, nei centri commerciali e nei negozi non essenziali. Un DPCM elenca tutte le attività essenziali escluse dall’obbligo del certificato verde.

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Controlli sul Green pass (Foto di Stefano Guidi/Getty Images)
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