Il Belgio risulta al momento come uno dei 10 Paesi più a rischio d’Europa per numero di contagi da Covid: per questo, molte città hanno deciso di annullare fiere e mercatini

Il Belgio in questo momento è classificato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) come uno dei paesi più a rischio esplosione di contagi, insieme a Bulgaria, Croazia, Estonia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica ceca, Slovenia e Ungheria. Per questo il Governo belga ha varato misure di restrizione strettissime e buona parte dei mercatini è già stata annullata, e sembra essere a rischio anche la restante.
I mercatini di Natale chiusi in Belgio
La ragione per cui molti sono rimasti spiazzati è che sembrava finalmente tutte queste occasioni di incontro e serenità fossero finalmente garantite, ed è ovviamente triste vedere come, invece, si respiri ancora un clima di grande incertezza.
Il primo comune ad annullare il tradizionale mercatino è stato quello di Lierse, poco distante da Anversa, che si sarebbe dovuto tenere nelle giornate del 10, 11 e 12 dicembre. A seguire, a causa dell’aumento di contagi da Covid sono stati annullati anche i mercatini di Leuven e Lier, molto più famosi.
«A causa dei dati meno favorevoli del coronavirus e di tutti i rischi associati, abbiamo deciso di aspettare un altro anno prima di organizzare il mercatino di Natale di Leuven». Queste sono state le parole con cui è stata giustificato dagli organizzatori l’oscuramento del sito internet dedicato all’evento che era previsto per il periodo 8 dicembre-8 gennaio.
Per adesso, a restare confermati sono i mercatini di Bruxelles (26 novembre – 2 gennaio) e Bruges (26 novembre – 9 gennaio). Tuttavia si sono riservati la possibilità di chiudere all’ultimo in caso l’affluenza sia tale da non permettere che si svolgano in sicurezza.

Inoltre, la chiusura di già due dei mercatini natalizi in Belgio fa temere l’effetto domino. Tra dati reali e rischi legati ai contagi, altri mercatini potrebbero prendere la medesima decisione. In un contesto europeo in cui i contagi continuano a salire e si parla ormai di quarta ondata pandemica, bisogna tenersi pronti a tutto, anche a queste nuove restrizioni.