L’Antitrust si scaglia contro Autostrade sui pedaggi

L’Antitrust si scaglia contro Autostrade sui pedaggi. Tutte le ultime notizie.

antitrust autostrade pedaggi
L’Antitrust si scaglia contro Autostrade sui pedaggi (Autostrada in Italia. Adobe Stock)

Procedimento contro la società Autostrade per l’Italia da parte dell’Antitrust. Nel mirino dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sono i pedaggi che Autostrade ha continuato a far pagare a prezzo intero nonostante i problemi alla viabilità su diversi tratti della sua rete.

Autostrade per l’Italia era stata già sanzionata dall’Antitrust, lo scorso marzo, per i pedaggi, ma non ha ancora proceduto alla loro riduzione. L’Autorità ha pertanto avviato un procedimento di inottemperanza. Ecco cosa bisogna sapere.

Leggi anche –> Enac contro le compagnie low cost sui costi extra per minori e disabili

L’Antitrust si scaglia contro Autostrade sui pedaggi

Autostrade per l’Italia lo scorso marzo ha ricevuto una sanzione da 5 milioni di euro dall’Antitrust per la pratica scorretta di richiedere la tariffa intera dei pedaggi nelle tratte autostradali con notevoli problemi di viabilità. Nonostante la multa, la società non ha ancora provveduto a ridurre il costo del pedaggio su queste stratte, non adempiendo alla diffida dell’Antitrust.

Per questo motivo, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento di inottemperanza nei confronti della la società Autostrade per l’Italia S.p.A. (ASPI), intimando la riduzione delle tariffe nei tratti interessati. La società è concessionaria della gestione e della manutenzione di oltre 3.000 km di rete autostradale nel nostro Paese.

Il procedimento è stato aperto perché Autostrade per l’Italia non ha ottemperato alla diffida dell’Antitrust che imponeva alla società di cessare la pratica scorretta accertata nel mese di marzo 2021, come spiega l’Autorità sul suo sito web.

Finora, infatti, Autostrade non ha ridotto il costo del pedaggio e/o non ha adottato alcuna procedura per riconoscere agevolazioni tariffarie e rimborsi per le tratte autostradali in cui si verificano rilevanti criticità nella viabilità a causa di lavori straordinari per la messa in sicurezza delle infrastrutture che risentono di gravi carenze nella gestione e nella manutenzione.

Al termine dell’istruttoria dello scorso marzo, l’Antitrust aveva sanzionato Autostrade per l’Italia con il massimo edittale, pari a 5 milioni di euro, per la mancata riduzione del pedaggio nelle tratte con problemi di viabilità.

I tratti autostradali con problemi

Le autostrade per le quali ASPI avrebbe dovuto ridurre i pedaggi e non lo ha fatto sono:

  • A/16 Napoli/Canosa,
  • A/14 Bologna/Taranto,
  • A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce,
  • per le parti di sua competenza: A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano.

Non riducendo i pedaggi la società Autostrade ha violato gli articoli 20, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo.

Nelle tratte interessate si sono registrate importanti riduzioni delle corsie di marcia e/o specifiche limitazioni della velocità massima consentita, con conseguente notevole disagio non solo per i consumatori ma anche per gli autotrasportatori, in termini di code, rallentamenti e significativo aumento dei tempi di percorrenza.

Leggi anche –> Viaggi all’estero a rischio per la variante Delta, l’avviso della Farnesina

bus prende fuoco

Impostazioni privacy