Peggiora l’epidemia in Italia: incidenza contagi e indice Rt in rapido aumento

Peggiora l’epidemia di Covid in Italia: incidenza contagi e indice Rt in rapido aumento. Effetto della variante Delta. Cosa bisogna sapere.

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Peggiora l’epidemia in Italia: incidenza contagi e indice Rt in rapido aumento (Vaccinazioni in autobus nelle zone isolate di Bolzano. Foto di Alessio Coser/Getty Images)

Come ogni venerdì, arrivano i dati sul monitoraggio settimanale dei contagi della Cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. Purtroppo non sono dati buoni. Come era prevedibile, e come anticipato già dal monitoraggio della settimana scorsa, i casi di Coronavirus sono in aumento in Italia.

Se una settimana fa si era registrata un’inversione di tendenza nell’andamento dell’epidemia, ora invece siamo in presenza di un netto peggioramento, con l’incidenza dei contagi e l’indice Rt che segnano un notevole balzo. Una situazione che sta preoccupando gli esperti e che rischia di dover reintrodurre nuove misure di mitigazione, in piena estate. Un incubo. Ecco le anticipazioni dei dati.

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Peggiora l’epidemia in Italia: incidenza contagi e indice Rt in aumento

Le anticipazioni della pubblicazione dei dati sul monitoraggio settimanale dei contagi, diffuse dalla stampa, segnalano un netto balzo in avanti dell’indice Rt dei contagi e dell’incidenza settimanale.

L’indice Rt nazionale questa settimana sale a 0,91, avvicinandosi pericolosamente a 1, dallo 0,66 della settimana scorsa. Mentre l’incidenza settimanale dei contagi sale a 19 casi su 100mila abitanti. Il limite per restare in zona gialla è di 50 casi su 100mila. Già abbiamo visto come alcune Regioni italiane rischino la zona gialla per il veloce aumento dell’incidenza.

L’Italia è ancora in una situazione buona se paragonata a Paesi come Spagna e Portogallo, dove i contagi in forte aumento hanno riportato i due Paesi ad essere colorati in rosso nella mappa sull’incidenza dei contagi, aggiornata al 15 luglio, dell’ECDC. L’Italia è ancora in verde.

Il calcolo dell’indice Rt, comunque, fotografa la situazione di 15 giorni fa. Pertanto potrebbe non avere ancora colto in pieno la reale portata dell’epidemia, che potrebbe essere ancora peggiore. Alcuni analisti, infatti, sostengono che l’indice Rt nazionale è già oltre la soglia di 1.

La situazione dei ricoveri e i dati delle Regioni

Il dato positivo, almeno, è che per il momento non aumentano i ricoveri in ospedale a fronte di un rapido aumento dei contagi. È vero che è ancora presto e che bisogna aspettare qualche giorno per vedere l’impatto dei nuovi contagi sulle strutture sanitaria ma al momento i dati sono buoni e i ricoveri nelle terapie intensive continuano a diminuire, così come i decessi. Effetto del calo dei contagi nelle settimane precedenti, che si riflette più avanti nel tempo su ospedalizzazioni e morti.

Nel frattempo, come riportano i tecnici della Cabina di regia, quasi tutte le Regioni e Province autonome passano a un rischio epidemico moderato. Solo la Provincia autonoma di Trento e la Valle d’Aosta hanno ancora un rischio basso.

L’incidenza settimanale dei contagi nelle singole Regioni e province autonome: Abruzzo 16,7; Basilicata 7; Calabria 14; Campania 21,6; Emilia Romagna 17,2; Friuli Venezia Giulia 12,1; Lazio 24; Liguria 11,4; Lombardia 18,2; Marche 14,7; Molise 14,6; Piemonte 8; Puglia 8,1; Sardegna 33; Sicilia 31,6; Toscana 17; Umbria 10,3; Valle d’Aosta 3,2; Veneto 26,6; Provincia di Bolzano 16,5;  Provincia di Trento 13,8.

Alcune Regioni si avvicinano pericolosamente alla soglia dei 50 contagi su 100mila abitanti.

I nuovi contagi riguardano soprattutto i giovani, in cui sono più frequenti casi asintomatici. Comunque, la variante Delta del virus è in rapida diffusione e richiede interventi mirati, a cominciare dal tracciamento e sequenziamento dei contagi e poi insistere con le vaccinazioni e il completamento del ciclo vaccinale in tutti coloro che hanno già ricevuto la prima dose, soprattutto i più fragili.

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Variante Delta: le Regioni rischiano la zona gialla (Vaccinazioni alle Eolie, immagine di repertorio. Foto di Fabrizio Villa/Getty Images)
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