Tutta Italia in zona bianca e senza mascherina. Riaprono le discoteche

Tutta Italia in zona bianca e senza mascherina. Riaprono le discoteche. Tutte le ultime novità.

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Tutta Italia in zona bianca e senza mascherina (Turisti a Roma. Foto Antonio Masiello/Getty Images)

Finalmente si può dire tutta Italia in zona bianca. Grazie ai buoni dati sulla situazione dell’epidemia di Covid-19, anche la Valle d’Aosta diventa bianca come le altre regioni italiane. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato di aver firmato l’apposita ordinanza che dispone il passaggio dell’ultima regione d’Italia in zona gialla a quella bianca.

Il passaggio formale sarà lunedì 28 giugno, stesso giorno in cui in Italia cadrà l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto.

In Italia avremo dunque il minimo di restrizioni, sempre la mascherina al chiuso e un numero contingentato di persone all’interno dei locali pubblici, ma tutto aperto e niente più coprifuoco, venuto meno lunedì 21 giugno.

Gli unici locali pubblici ancora chiusi in Italia sono le discoteche, per le quali tuttavia il governo aveva già annunciato la data di riapertura al 10 luglio, mentre proprio ieri il Comitato Tecnico Scientifico ha approvato il protocollo di riapertura. Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Tutta Italia in zona bianca e senza mascherina

Da lunedì 28 giugno tutta Italia, Valle d’Aosta compresa, sarà in zona bianca, senza coprifuoco e senza più obbligo di mascherina all’aperto. Dopo mesi di restrizioni non sembra vero. Gli esperti, tuttavia, raccomandano prudenza a causa del diffondersi della variante Delta del Coronavirus, con diversi focolai già segnalati anche in Italia.

La situazione non è quella del Regno Unito, verso il quale abbiamo reintrodotto la quarantena, ma la nuova variante Delta è destinata a diventare prevalente anche da noi nei prossimi mesi. Una situazione che preoccupa soprattutto in vista della riapertura delle scuole, tenendo conto che il vaccino è disponibile solo dai 12 anni di età.

“Sulla variante Delta avremo i risultati dell’ISS nei prossimi giorni, per fornire una fotografia con dati reali. Ma se una variante è più veloce tende a diventare dominante, lo abbiamo già visto con la variante Alpha” (inglese), ha spiegato il ministro Speranza a “Oggi è un altro giorno” su Rai1. “La mascherina – ha aggiunto – è e resta uno strumento essenziale per tenere sotto controllo il virus. L’ordinanza che abbiamo fatto lo dice, deve essere sempre portata con sé ed è obbligatorio indossarla se c’è margine di rischio anche all’aperto, e sempre al chiuso”.

Dunque, il ministro ha ribadito i casi in cui la mascherina va indossata anche all’aperto: eventi affollati, assembramenti, code, fiere e mercati. Anche se non ci sarà più l’obbligo di indossarla, dovremo sempre portarla con noi. Mentre ai soggetti fragili e immunodepressi è consigliato di indossarla sempre.

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Riapertura delle discoteche

In zona bianca riapriranno anche le discoteche. Non c’è ancora una data ufficiale, forse sarà nei primi dieci giorni di luglio, come annunciato nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Nel frattempo, il Comitato Tecnico Scientifico ha approvato il protocollo con tutte le regole e prescrizioni di sicurezza che le sale da ballo dovranno osservare.

Le discoteche potranno riaprire solo in zona bianca e solo quelle all’aperto. La capienza sarà limitata al 50%, incluso il personale dipendente. Potranno entrare solo i clienti dotati di Green pass, quindi vaccinati o guariti dal Covid oppure con un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. I locali dovranno conservare nominativi e recapiti dei clienti per 14 giorni, per consentire il tracciamento in caso di necessità.

Dati dell’epidemia

Nel frattempo, continuano a migliorare i dati dell’epidemia di Covid in Italia. Dal monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute l’indice Rt nazionale, di trasmissibilità dei contagi, rimane a 0,69, stabile sul dato della settimana scorsa.

Invece, scende ancora l’incidenza settimanale dei contagi, che passa a 12 casi su 100mila abitanti, dai 19 della settimana precedente. L’incidenza rimane sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutte le Regioni e Province autonome.

Inoltre, tutte le Regioni e Province autonome sono classificate a rischio basso, tranne il Molise che è a rischio moderato. Nessuna Regione né Provincia supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. A livello nazionale, il tasso di occupazione in terapia intensiva è 4% ,sotto la soglia critica (del 30%), anche il tasso di occupazione dei posti letto in aerea medica è al 4%, sotto la soglia critica (del 40%).

Nel bollettino giornaliero dei casi di Covid-19 in Italia i ricoveri nelle terapie intensive sono scesi a 306 in tutta Italia, mentre nei reparti ordinari di ospedale sono 1.899.

Variante Delta

Se i dati sui contagi sono in costante miglioramento, è massima l’attenzione delle autorità sanitari sulla variante Delta del Coronavirus, molto più contagiosa. Nei prossimi giorni saranno pubblicati i dati dell’indagine lampo (flash surevy) dell’Istituto Superiore di Sanità sulla variante del virus (ex indiana, B.1.617.2). Nel frattempo, dai dati preliminari risulta che nell’arco di un mese, in Italia i casi sono di variante Delta sono quadruplicati, passando dal 4.2% del totale delle infezioni a maggio al 16,8% delle infezioni a giugno.

Se i contagi sono ancora bassi è la velocità con sui sta aumentando la diffusione di questa variante a preoccupare gli esperti. Mai come ora bisogna accelerare sulla campagna vaccinale, soprattutto sulle secondi dosi, perché dai dati che arrivano dal Regno Unito una sola dose di vaccino non è sufficiente a impedire il contagio. Per rintracciare i casi di variante Delta, poi, è indispensabile fare molti tamponi molecolari e procedere al sequenziamento dei campioni, perché solo in questo modo è possibile stabilire la diffusione della variante.

Nelle prossime settimane, dunque, potremo assistere a un aumento dei contagi anche in Italia. Tanto che il coordinatore del CTS Franco Locatelli non ha escluso che nel caso fossero individuati focolai di variante Delta possano essere ripristinate delle zone rosse. La prudenza è d’obbligo.

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Tutta Italia in zona bianca (Immagine di repertorio di Bergamo. Foto di Emanuele Cremaschi/Getty Images)
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