Nonna Giuliana a 73 anni cammina da Gubbio a Roma per beneficienza

Un’impresa unica ed emozionante con un messaggio dal grande valore spirituale: Giuliana Baldinucci, 73 anni, in marcia da Gubbio a Roma per sostenere i centri anti-violenza sulle donne.

Giuliana Baldinucci cammina da Gubbio a Roma per beneficienza
L’impresa di beneficienza di una 73enne – AdobeStock

L’impresa dell’amabile “nonna” Giuliana Baldinucci mette energia e grinta a tutti noi. Di cosa stiamo parlando? Della 73enne che ha camminato per circa 200 chilometri da Gubbio a Roma per una raccolta fondi.

Come è nata l’idea del cammino di Giuliana

L’idea di Giuliana è stata piuttosto semplice: camminare per raccogliere fondi destinati ai centri anti-violenza dell’Umbria. Dopo oltre 200 chilometri e una cammina di circa 20 giorni è arrivata a Roma. Qui, come si legge sull’Ansa, è stata accolta dalla Casa Internazionale delle Donne per chiudere in modo simbolico la sua iniziativa di beneficienza che ha rapidamente fatto il giro del web.

L’ex insegnanti di matematica, ormai in pensione, ha raccontato di essersi sentita molto felice ed entusiasta nel compiere questa avventura. Del resto è sempre stata una donna impegnata nell’ambito del sociale e si definisce anche femminista da sempre!

Allenamento e momenti difficili

Prima di partire per la camminata da Gubbio a Roma, Giuliana si è allenata per oltre un anno al fine di preparare il suo fisico agli sforzi. Del resto un cammino così lungo non è certo semplice da fare. Né per un ragazzo giovane, figuriamoci per una signora di 72 anni. Allo stesso tempo però si sa, volere è potere! Inconvenienti? Sì, ce ne sono stati, ma nulla ha fermato la sua marcia di 15/20 chilometri al giorno in completa solitudine. Una situazione che però non le è pesata. Il suo spirito e il suo animo forte hanno nettamente avuto la meglio! Ma poi Giuliana nel suo cammino ha portato con sé degli oggetti legati a persone a lei care.

Il messaggio che ha portato Giuliana nel suo cammino era semplice e audace allo stesso tempo. Il suo scopo era sì raccogliere fondi, ma anche dimostrare alle donne che possono riuscire a fare ciò che vogliono e ciò che desiderano maggiormente. “Se ci sono riuscita io!” ha dichiarato.

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