Partite Iva, brutte notizie in arrivo: c’entra la famigerata flat tax

Si parla di introduzioni da parte del Ministero delle Finanze che assolutamente non piaceranno ai titolari di Partite Iva.

Partite Iva Flat Tax
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Partite Iva, si prospettano notizie per nulla buone in arrivo. Il Ministero della Finanza ha parlato della possibilità di alzare dal 15 al 23% l’aliquota della flat tax, per quei lavoratori autonomi che fanno registrare meno di 65mila euro all’anno. Con questa mossa il Tesoro punta a garantire 7 miliardi di euro di entrate.

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C’è da dire che la cosa per ora è una mera supposizione, figlia di una voce riportata all’interno di una relazione tecnica dell’Ente. Ma di sicuro non sarebbe una bella notizia per i lavoratori indipendenti, che sono composti in buona parte da individui quali piccoli imprenditori o giovani professionisti.

I quali andrebbero invece incentivati anziché ulteriormente tassati. Ci sarebbe una ipotesi di modificare anche i differenti criteri della redditività, in base ai quali viene calcolato l’imponibile di ciascun titolare di partite Iva.

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Questi non hanno subito alcuna modifica dopo che un precedente provvedimento risalente al 2019 aveva innalzato la quota del regime forfettario da 25mila a 65mila euro. Commercialisti e soprattutto la Federazione autonoma professionisti italiani giudicano già negativamente le ipotesi di aumentare il carico fiscale con l’aumento della flat tax.

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Specialmente alla luce di un calo delle partite Iva di quasi il 15% nel corso del disastroso 2020. Modificare le aliquote sarebbe un grosso passo indietro che in diversi potrebbero non riuscire a sostenere, dopo l’importante provvedimento della ‘mini flat tax’ introdotta nel 2019.

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Tutti invocano l’introduzione di misure fiscali che possano essere di sostegno ai giovani con redditi più bassi, in grado di aiutare gli autonomi a fatturare ed a potere garantire una partecipazione attiva ai contributi richiesti dal Fisco.

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