Cosa sta succedendo a Valentino Rossi: l’ultimo mondiale vinto 12 anni fa

L’inizio di stagione di Valentino Rossi è stato il peggiore della carriera, cosa sta accadendo al 9 volte campione del mondo?

Il doppio weekend in Qatar che ha dato il via alla stagione di Moto Gp ha portato con sé i primi verdetti del campionato mondiale della classe regina. La Yamaha ufficiale è la squadra più in forma ed i suoi piloti, Vinales e Quartararo, sembrano aver acquisito sicurezza e maturità nella gestione della gara. Lo spagnolo, ex compagno di box di Valentino Rossi, sembra essersi scrollato la timidezza ed aver acquisito maggiore cattiveria nei duelli corpo a corpo, mentre il talentuoso francese, da tutti indicato come il rivale di Marc Marquez per il futuro, sembra aver capito come vincere senza dover partire davanti a tutti.

Con una Yamaha così competitiva si pensava che anche Franco Morbidelli (vicecampione del mondo in carica e candidato alla lotta al titolo) e Valentino Rossi avrebbero detto anche la loro per la vittoria delle gare ed invece i due piloti italiani sono finiti in entrambe le occasioni fuori dal primi dieci. A loro parziale giustificazione ci sono stati dei problemi tecnici che hanno portato ad un decadimento delle gomme troppo pesante. Ma come mai una tale differenza d’impatto sulle gomme tra moto ufficiale e moto satellite in un anno in cui la sperimentazione è stata impedita per via della mancanza di test e tempo per implementarle?

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Valentino Rossi: il peggior debutto della carriera, continuerà a correre?

Se per Morbidelli c’è tempo e modo per recuperare e capire come tornare a lottare per le vittorie, per il compagno di scuderia la situazione è più complessa. Valentino Rossi viene da diverse stagioni anonime, l’ultimo podio risale ad Jerez 2020 e prima di quello era distante un anno, quando nell’aprile 2019 aveva conquistato il secondo posto nel Gp delle Americhe. Per l’ultima vittoria in Moto Gp bisogna invece andare addirittura ad Assen 2017. Con un trend simile è difficile possa lottare per un gran premio e addirittura impossibile che possa vincere un mondiale.

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Quello di domenica è stato il secondo peggior risultato in carriera nella classe regina e l’ennesima dimostrazione che la sua straordinaria carriera è probabilmente giunta alle fasi conclusive. Nessuno discute il talento e l’importanza di Valentino Rossi in questo sport. Proprio i suoi successi e la sua abilità mediatica hanno dato un boost di notorietà e incassi ad uno sport che prima del suo arrivo era semplice materia per appassionati di moto. Tuttavia a 42 anni e con una moto per la prima volta non ufficiale dopo 20 anni appare chiaro come le chance di attestazione per lui siano sempre inferiori, anche perché sono anni ormai che non riesce a guidare sopra le difficoltà come ai tempi d’oro.

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Questa stagione sarà quella utile a valutare il rinnovo contrattuale o il ritiro dall’agonismo. Non è detto che non lo si possa vedere nuovamente nelle posizioni di testa, visto che alle prime qualifiche ha dimostrato di poter essere ancora tra i più veloci sul giro secco, ma è anche probabile che lo vedremo più spesso a lottare nelle retrovie. Uno scenario non certo esaltante per uno che ha vinto 9 mondiali e che nel 2015 non ha vinto il decimo per un soffio. La parabola discendente è iniziata proprio da quella mancata vittoria e sebbene abbia detto in più occasioni che si diverte ancora a guidare la moto, se i risultati dovessero rimanere questi per tutta la stagione, difficilmente lo vedremo in sella ad una moto anche il prossimo anno. Cosa sta accadendo a Vale? Nulla, alla sua età probabilmente nessuno ha guidato ai suoi livelli nella classe più importante. Sta a lui decidere se questo naturale ridimensionamento gli va bene e se vorrà continuare a correre.

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