Badante deruba una anziana e la fa cremare ma c’è un altro morto

Maxi truffa messa a segno da una badante ai danni di una 91enne e del figlio disabile, ci sono anche altri due indagati.

badante truffa anziana
Una badante truffa anziana Foto dal web

Badante infedele aveva approfittato della condizione di fragilità di una anziana. Questo le ha consentito di sottrarre ad una 91enne la bellezza di circa 700mila euro. La vicenda risale alla fine del 2017 e vede coinvolti anche un impiegato di un ufficio postale ed il titolare di una agenzia di pompe funebri.

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Dopo oltre tre anni, la Procura di Pordenone ritiene chiuse le indagini e conferma ora le responsabilità addebitate ad una cittadina italiana di 74 anni. Si tratta per l’appunto della badante della donna di 91 anni, alla quale avrebbe dovuto fornire assistenza.

La 91enne viveva anche con un figlio disabile ed affetto da diverse patologie. Quest’ultima è deceduta, ed il giorno stesso della morte, la sua badante aveva provveduto a farne cremare il corpo, con la complicità del titolare delle pompe funebri. Una cosa che sarebbe dovuta accadere solamente con il consenso firmato da un congiunto.

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Badante infedele, il titolare delle agenzie funebri che l’aveva appoggiata è morto

Proprio per questo motivo la diabolica donna aveva carpito la firma del figlio con l’inganno, nascondendo a quest’ultimo il fatto che sua madre fosse morta. Lei ora è accusata di autoriciclaggio, circonvenzione di incapace e di altri reati come furto ed appropriazione indebita, oltre che di distruzione di cadavere.

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Suo complice in ciò era ritenuto l’uomo che gestiva una agenzia di pompe funebri di Pordenone, indagato a sua volta per favoreggiamento. Anche lui aveva lavorato allo scopo di ottenere la firma per la cremazione.

Ora però si apprende che questi è morto, a seguito di una lunga malattia. E questo purtroppo rappresenta un ostacolo riguardo alle modalità di cremazione e su alcune dinamiche che riguardano la scomparsa della anziana truffata.

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Tra i complici pure un impiegato delle Poste

Ad ogni modo sussistono diversi elementi di responsabilità al carico degli imputati. Tra questi figura pure un impiegato del locale ufficio postale, il quale ha spalmato la cifra di 700mila euro indebitamente sottratta alla 91enne su una serie di libretti postali.

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Questo allo scopo di renderne più difficile la individuazione. La Guardia di Finanza contesta a questo individuo di avere cercato di ostacolare le indagini. Il gip aveva fatto sequestrare comunque un milione e 212mila euro, frutto di una polizza sulla vita di 300mila euro. Oltre anche a diversi altri beni mobili ed immobili che andavano a comporre la cifra bloccata.

Riguardo alla badante, questa non si è limitata a quanto le viene contestato ma ha derubato pure il figlio disabile dell’anziana truffata, sottraendogli 20mila euro di una assicurazione sulla vita oltre ai soldi della pensione di invalidità. Il sussidio finiva direttamente sul conto della donna, come acclarato dalle indagini.

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