Nancy Porsia, chi è: età, carriera, vita privata della giornalista

Nancy Porsia è una giornalista freelance finita sotto i riflettori per via di alcune intercettazioni. Ecco tutto quel che c’è da sapere su di lei. 

“Chi doveva proteggermi invece mi intercettava. Questo è certo. La mia vita era in pericolo e loro lo sapevano”. Con queste parole Nancy Porsia, la giornalista freelance intercettata nell’inchiesta della Procura di Trapani su alcune Ong, si è sfogata ai microfoni dell’agenzia Adnkronos. Conosciamola più da vicino.

Se vuoi seguire tutte le notizie scelte dalla nostra redazione in tempo reale CLICCA QUI

L’identikit di Nancy Porsia

Nancy Porsia è nata il 26 maggio 1981, sotto il segno zodiacale dei Gemelli, a Matera, in Basilicata, ed è una giornalista freelance e producer esperta di Medio Oriente e Nord Africa. I suoi lavori dalla Libia, dall’Iraq, dalla Siria, dal Libano e dalla Tunisia sono stati pubblicati da emittenti e testate nazionali ed internazionali come Rai, SkyTG24, Il Fatto Quotidiano, L’Espresso, ARTE, ARD, The Guardian e Al Jazeera. E’ stata l’unica giornalista italiana di base in Libia dalla fine della Rivoluzione fino al 2016 e ha coperto la guerra civile in quel paese.

Leggi anche –> Addio a Maurizio Principato, scomparso il giornalista di Radio Popolare

Nancy Porsia è specializzata sul tema della migrazione e ha raccontato non solo il mondo dei migranti, ma anche quello dei trafficanti. E’ stata tra l’altro autrice dell’inchiesta sul comandante della Guardia Costiera libica Bija, pubblicata nel dicembre del 2016. Dal 2017 documenta la storia e il flusso migratorio dal Corno d’Africa, con un focus particolare sull’Eritrea. Attualmente lavora anche come consulente e ricercatrice su migrazione e sicurezza per università e istituti privati.

Leggi anche –> Federica Masolin, chi è la giornalista di Sky Sport: età, fidanzato, carriera

Come accennato, Nancy Porsia ha letto le carte dell’inchiesta della procura di Trapani nell’ambito della quale è stata intercettata e pedinata per sei mesi. Anche se di Ong si è occupata ben poco. Ma aveva informazioni e fonti che mettevano a rischio la narrazione ufficiale di quello che succedeva in Libia…

 

Impostazioni privacy