ATP Miami: Sinner vola in finale, piegata la resistenza di Bautista Agut

Il torneo di tennis ATP Masters 1000 di Miami: Jannik Sinner – Roberto Bautista Agut in semifinale, com’è andata per l’azzurro.

(Michael Reaves/Getty Images)

Battaglia in semifinale per il 19enne azzurro Jannik Sinner, contro l’esperto 33enne spagnolo Roberto Bautista Agut: esattamente come avvenuto a Dubai, dopo alla fine il giovane altoatesino riuscì a imporsi, anche oggi a Miami è stata davvero una sfida incredibile e che inizia in salita. Un solo altro italiano era riuscito nell’impresa: si tratta di Fabio Fognini, che aveva centrato l’obiettivo nel 2017.

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L’emozione per un traguardo così importante, dunque, c’è e si sente tutta, tant’è che l’altoatesino parte male e concede un break al suo avversario. Break che recupera al sesto game con risposte da grandissimo campione quale è. Infatti, per Bautista Agut non c’è nemmeno la concessione di un punto: perde il servizio a zero.

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Jannik Sinner contro Roberto Bautista Agut: chi è andato in finale

La partita è combattuta punto a punto, ma il 33enne spagnolo non solo è un osso duro, ma anche l’avversario più ostico ed esperto che forse a Sinner potesse capitare in questa fase. All’undicesimo game, Bautista Agut piazza il secondo break, che vuol dire servire per il set. Tre le palle set per lo spagnolo, l’azzurro ne recupera solo una e concede dunque il vantaggio all’avversario, che chiude col punteggio di 7-5 un set davvero tesissimo e apertissimo a tutte le soluzioni.

Anche il secondo set è equilibrato, con lo spagnolo che è sicuramente più sprecone: nessun break fino al decimo game, poi Sinner decide di innestare il turbo e conquista il sesto e decisivo punto. Finisce così 6-4 e si va al terzo e decisivo set. L’altoatesino inizia di nuovo male e concede il break al terzo game, consegnando il servizio a zero. Al sesto game, Sinner ha tre palle break e non ne spreca mezza: 3-3. Al decimo game, la nuova svolta di Sinner: l’altoatesino conquista altre tre palle break, che stavolta valgono set e partita. Come nel secondo set, l’occasione è ghiotta e non la spreca: la finale storica è arrivata!

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