Delitti a circuito chiuso: la morte di Joshua Richards al Luna Lounge

Tra gli episodi del format Delitti a circuito chiuso, in onda sul canale Nove: la morte di Joshua Richards al Luna Lounge.

(screenshot video)

Nel marzo del 2016, un uomo di Neenah di 30 anni è stato dichiarato colpevole di omicidio intenzionale di primo grado in relazione a una sparatoria fatale in un nightclub di Appleton nel dicembre 2013. La vicenda è tra le notizie di cronaca nera narrate dal format Delitti a circuito chiuso, in onda sul canale Nove.

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Chong Lee è stato condannato per la morte di Joshua Richards, 25 anni, di Green Bay, ucciso in una discoteca che si chiamava all’epoca dei fatti Luna Lounge. Lee è stato anche condannato per possesso di un’arma da fuoco, oltre che per aver intimidito anche un testimone di quel tragico fatto di sangue.

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La morte di Joshua Richards, un caso da brividi

La giuria lo ha ritenuto non colpevole di altri due capi di imputazione, sempre legati a presunte intimidazioni che l’assassino avrebbe fatto ad alcuni testimoni. Lee rimase in silenzio mentre veniva letto il verdetto, con la sua squadra di difesa in piedi accanto a lui. Grande era l’emozione mentre veniva letta la sentenza. La madre di Richards, Jackie Pische, ha detto che il cuore di suo figlio era letteralmente in aula mentre veniva letto il verdetto. Ben Adler, l’uomo che ha ricevuto il cuore di Richards, sedeva infatti tra i presenti.

“Più li ho conosciuti, più mi sono reso conto di quanto siano speciali Josh e la sua famiglia”, ha detto Adler tra le lacrime. La mamma di Joshua Richards ha detto che la famiglia è “entusiasta del verdetto” e ha ringraziato il dipartimento di polizia di Appleton e l’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Outagamie, per come hanno svolto le indagini. La donna ha commentato così la sentenza: “Sapevamo che era colpevole da sempre, lo sapevamo. E oggi la giustizia e la giuria hanno emesso il verdetto giusto”.

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