Beppe Signori assolto dopo la gogna mediatica: “Il fatto non sussiste”

Ancora una vittoria importante per l’ex attaccante di Lazio e della Nazionale italiana, Beppe Signori: assoluzione totale

Beppe Signori

Ancora una vittoria per Beppe Signori, ma questa vale molto di più. L’ex attaccante di Lazio e Bologna, oltre ad essere un punto fermo della Nazionale italiana ad inizio anni Novanta, è stato assolto dalla giustizia proprio da tutte le accuse mosse contro di lui per quanto riguarda il Processo sul calcioscommesse. Lui era uno tra i principali imputati ricevendo l’assoluzione totale per ‘filone di Piacenza‘, visto che il “fatto non sussiste”, ma anche per il ‘filone Modena‘ è riuscito a conquistare un risultato importante.

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Beppe Signori, tutta la verità

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Così lo stesso Signori può esultare proprio in memoria dei vecchi tempi, gloriosi sul terreno di gioco: “Sono trascorsi dieci lunghi anni che nessuno mi restituirà più, ma sono un combattente nato e oggi ho vinto. La prescrizione? Avrei potuto chiederla ma avrebbe lasciato un’ombra su tutto ciò che io e il mio avvocato non volevamo lasciare senza risposte e siamo riusciti a ottenere il massimo”.

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La dura vita è iniziata nel 2011 quando il Processo sul calcioscommesse lo vedeva imputato per tre gare: Piacenza-Padova del 2010 e per Modena-Sassuolo e Modena-Siena del 2011, con accuse di corruzione e manipolazione dei risultati. Così l’avvocato dell’ex calciatore della Nazionale ha rivelato:  “E’ un finale che chiude la bocca a tutti, non ammette repliche, non permette ci siano ammiccamenti o sorrisetti”. Infine, ha concluso: “Soprattutto chi lo ha lapidato oggi deve stare zitto: in modo equivocabile Signori non ha mai fatto nulla di illecito, mai”.

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