Suo padre Carlo Urbani era un medico di fama internazionale e morì per la Sars, da lui stesso scoperta. Ora anche Maddalena Urbani non c’è più.
Maddalena Urbani, lei è la ragazza trovata morta all’interno dell’appartamento di un suo conoscente. La giovane aveva quasi 21 anni, che avrebbe compiuto tra poco. La scoperta del suo corpo è avvenuta domenica 28 marzo 2021 e di lei si sa che aveva un padre famoso.
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Suo padre era infatti il medico Carlo Urbani, il quale compì una importante scoperta che purtroppo lo portò anche a morire. Era il 2003 quando Carlo Urbani scoprì infatti, primo al mondo, la SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome, Sindrome Respiratoria Acuta Grave).
Nel corso del tempo Maddalena Urbani pare abbia rotto ogni rapporto con la sua famiglia, composta dalla madre e dai fratelli Tommaso e Luca, che risiedono ad Ancona. Risiedeva a Perugia e non si sa per quale motivo si trovasse a Roma.
Il proprietario dell’appartamento dove lei è morta risulta noto alle forze dell’ordine per reati di droga. Era attualmente sottoposto ad arresti domiciliari per questo motivo ed ora la polizia lo ha ulteriormente fermato in quanto ci sarebbero indizi tali da pensare che sia stato lui a fornire la droga alla giovane.
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Maddalena Urbani, presto l’autopsia sul cadavere
Nelle vene di Maddalena c’era dell’eroina. Lei è morta proprio alla vigilia del giorno in cui venne a mancare il genitore, perito a 47 anni il 29 marzo 2003 a Bangkok, in Thailandia. Lui si trovava lì su incarico dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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L’imputato è di nazionalità siriana e ha 62 anni. Lui stesso ha richiesto l’intervento urgente di una ambulanza intorno all’orda di pranzo. Al loro arrivo però il personale medico del 118 ha potuto constatare come Maddalena fosse già priva di vita.
Sul suo corpo non c’era alcuna traccia di violenza. Ma nell’abitazione c’erano altre sostanze stupefacenti, cosa che ha motivato il trasferimento in carcere dell’uomo. Intanto l’Autorità Giudiziaria ha disposto per il sequestro della salma di Maddalena.
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Sul corpo della ragazza in settimana verrà svolto un esame autoptico che stabilirà con precisione la causa della morte. Questo svelerà anche l’orario del decesso e permetterà di capire se il siriano abbia allertato il 118 in tempo o con ritardo.