Covid, il ministro della Salute Speranza: “Vaccinazioni priorità del Paese”

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha nuovamente sottolineato che le vaccinazioni devono essere la priorità del Paese.

Ci si avvicina a grandi passi al mese di aprile e alla fine del decreto legge che prevede la divisione dell’Italia in zone arancioni e rosse ed il lockdown per il periodo delle festività pasquali. Entro il prossimo sei aprile dovrà essere pronto il nuovo decreto legge sul Covid ed in questi giorni sono emerse varie ipotesi riguardanti quelle che potrebbero essere le decisioni in esso contenute.

Innanzitutto l’opinione generale è che fino a maggio le restrizioni applicate in questo mese di marzo e che potrebbero addirittura esserci ulteriori restrizioni. Un’ipotesi sulla quale si sono scontrato verbalmente Draghi e Salvini, con quest’ultimo che ritiene impensabile chiudere il Paese ad aprile ed il premier che gli ricorda che la plausibilità della cosa non è stabilita da lui ma dai dati del monitoraggio. Come sempre, dall’inizio della diffusione del Covid in Italia, si tratterà di procedere con cautela, osservare e solo dopo aver analizzato prendere una decisione.

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Covid, il ministro Speranza: “Vaccinazioni priorità del Paese”

Salvini si è fatto portavoce della stanchezza di gran parte degli italiani, specie di coloro che da ormai un anno si trovano a non poter lavorare. Tuttavia la situazione non è cambiata molto rispetto allo scorso anno e l’unico modo per evitare di effettuare delle restrizioni condizionanti, è quella di portare avanti la campagna di vaccinazione degli italiani.

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Lo ribadisce ancora una volta in un post Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza: “Questa mattina a Latina ho ringraziato i Carabinieri Nas – Nucleo Tutela della Salute – che nei giorni scorsi sono prontamente intervenuti con i controlli sugli stoccaggi dei vaccini”. Questo aggiornamento gli serve per sottolineare l’importanza delle forze dell’ordine nella campagna vaccinale, infatti successivamente aggiunge: “La campagna vaccinale è la priorità del Paese. Siamo a 250mila iniezioni in 24 ore e dobbiamo fare ogni sforzo per arrivare a mezzo milione di somministrazioni. Lavorando uniti ce la faremo”.

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