Resti umani rinvenuti a Bologna con il documento di Biagio Carabellò

Questa mattina a Bologna sono stati ritrovati i resti di un corpo umano e il documento di Biagio Carabellò: riaperto il caso del 2015 

Biagio Carabellò

Questa mattina, 23 marzo 2021, Bologna si è svegliata all’interno di un film giallo: infatti, in un canale nel Parco Nord della città sono state trovate le ossa di una persona. Insieme ai resti, tra cui anche un cranio, è stato trovato anche un documento che riapre un caso di sei anni fa. La carta d’identità apparterrebbe a Biagio Carabellò, un uomo italiano di 46 anni scomparso il 23 novembre 2015. La scoperta ha avuto luogo per via di alcuni operai, i quali stavo pulendo il parco da sterpaglie e rifiuti vari sparsi nel verde. Appena capita l’entità del loro ritrovamento, hanno contattato immediatamente la polizia che, insieme a vigili del fuoco e tecnici della scientifica, ha delimitato e perlustrato l’area.

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I resti sono davvero di Biagio Carabellò?

Durante l’ispezione le forze dell’ordine oltre al cranio hanno rivenuto anche altre ossa, tanto da ricostruire lo scheletro quasi nella sua interezza. Al momento le prime analisi non hanno potuto dire l’età approssimativa in cui è morta la vittima. Le forze dell’ordine hanno setacciato la zona per molte ore, alla ricerca di qualsiasi indizio che potesse aiutarli a capire l’identità di quei resti. Infatti la polizia ha trovato, all’interno di un giubbotto, il documento d’identità di Biagio Carabellò, scomparso nel novembre 2015.

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Già sei anni fa, anche per volere della famiglia, la polizia aveva indagato sulla scomparsa del quarantaseienne, ipotizzando un omicidio. Tuttavia, le indagini non avevano portato risultati e la polizia aveva deciso di archiviarle. A questo punto, con i nuovi esiti di questo caso e il ritrovamento dei documenti, riapriranno anche il fascicolo su Carabellò. Si spera che, dopo sei anni, finalmente la famiglia dell’uomo scomparso troverà pace e risposte alle loro domande.

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