Riapertura delle scuole anche in zona rossa, parla la ministra Bonetti

Dopo le recenti proteste dei genitori contro la DAD, la ministra Bonetti parla della possibilità di riaprire le scuole anche in zona rossa.

Quello della scuola ormai è diventato uno dei problemi principali di questa pandemia. La DAD (didattica a distanza), molto utile l’anno scorso, per molte famiglie si sta dimostrando meno gestibile del previsto, e non solo perchè gli studenti non hanno più la possibilità di interagire con i compagni di classe (anche se molti lo fanno comunque all’esterno della scuola, sopratutto nelle regioni arancioni e gialle).

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Il sito La Tecnica della Scuola ha raccolto in un articolo tutte le lamentele delle famiglie italiane in relazione con la didattica a distanza: molti sottolineano come sia difficile gestirla in casa. Prima di tutto, scrivono, “se l’Istat ci ricorda che un terzo delle famiglie la Rete la vede con binocolo non si può pensare di mettere voti agli altri, i fortunati del cellulare bollente per l’uso magari assurdamente prolungato”. Inoltre, “tra gli insegnanti e gli studenti si frappongono nel bel mezzo i genitori che tentano di dettare orari delle videolezioni più consoni ai propri figli e cercano di fare opera di spionaggio mettendo il naso nel rapporto tra docenti ed alunni”.

Le proteste in piazza

In tutta Italia, nell’ultima settimana, genitori e bambini si sono riuniti nelle piazze (mantenendo il distanziamento di sicurezza ed indossando le mascherine) per protestare contro la DAD. Orizzontescuola a Roma ha intervistato Maddalena Loy, della rete nazionale Scuola in presenza. “Noi chiediamo che la scuola venga equiparata a servizio essenziale e quindi bisogna tenere le scuole aperte anche in zona rossa” ha annunciato la Loy. “La scelta di chiudere le scuole è politica. Si poteva tenere aperto come negli altri Paesi. In Francia hanno chiuso tutto ma le scuole sono rimaste aperte”.

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Recentemente, Elena Bonetti (ministra per le Pari opportunità e la Famiglia) Elena Bonetti ha detto così a SkyTg24: “la scuola è chiusa nelle regioni rosse e mi auguro che in questa settimana ci siano regioni che possono passare nella zona arancione e quindi riaprire le scuole dell’infanzia, i nidi, la primaria e la secondaria di primo grado e 50 e 50 le scuole secondarie di secondo grado. Già dopo Pasqua ritengo che in zona rossa, complice aggiustare delle vaccinazioni, dobbiamo rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell’infanzia e almeno la primaria”.

La manifestazione a Roma (foto dal web).
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