Trentino Alto Adige, noto politico nella bufera per frasi sessiste

Scoppia il caso nella maggioranza che governa il Trentino Alto Adige, noto politico nella bufera per frasi sessiste contro le alleate.

(Twitter)

Un noto politico locale del Trentino Alto Adige la spara davvero grossa sui social network e fa scoppiare la bufera nella maggioranza che governa da febbraio 2019 la Regione del Nord Est. Cosa è accaduto? Nelle scorse ore, due consigliere provinciali della Lega Trentino – Alessia Ambrosi e Katia Rossato – sono uscite dal partito. Sono rimaste a destra e si sono iscritte a Fratelli d’Italia.

Leggi anche -> Agitu Gudeta, chi è la donna trovata morta in casa in Trentino

Fatto sta che il consigliere provinciale Alessandro Savoi, che fino a ieri era presidente della Lega in Trentino, si è lasciato andare in esternazioni sui social che sono state pesantissime, nei confronti delle ex colleghe di partito. Ha infatti scritto su Facebook: “Nella vita come nella politica, i leoni restano leoni, i cani restano cani… E le t***e restano t***e”.

Leggi anche -> Lombardia calendario campagna vaccinale, la Regione: “Fake news”

Se vuoi seguire tutte le notizie scelte dalla nostra redazione in tempo reale CLICCA QUI

Frasi sessiste del politico locale: interviene Selvaggia Lucarelli e lui si dimette

Una frase che non è passata inosservata e non solo a livello locale, tant’è che la blogger Selvaggia Lucarelli ha denunciato l’accaduto e ha evidenziato che a suo avviso “ha scritto un post pacato, degno del partito che rappresenta”. Per tutta risposta, ieri stesso Savoi ha lasciato la guida del suo partito, dimettendosi “onde evitare strumentalizzazioni politiche che possano recare danno alle battaglie della Lega sul territorio locale e nazionale”.

Alessandro Savoi, oltre a scusarsi per le sue parole, ha spiegato: “Nel rassegnare le dimissioni, mi assumo la responsabilità delle mie parole – che sono il primo a riconoscere frutto di un grave errore – e formulo le mie scuse a quante si sono da esse sentite offese nella loro dignità personale, prima che politica e istituzionale”. Caso chiuso, ma sicuramente si tratta di commenti sessisti, che ogni volta si spera che non vengano più pronunciati.

Impostazioni privacy